La fase acuta della crisi da Covid è ormai alle spalle. Wall Street sta festeggiando e di recente il Nasdaq ha aggiornato nuovi record.
Quello che però è passato sotto traccia è un aspetto molto importante, che tuttavia ha fatto da spinta ai listini americani. Ci riferiamo alla svalutazione del dollaro.
Se analizziamo i dati, possiamo vedere che lo US Dollar Index (DXY), è calato del 5,9% rispetto al record testato a marzo. Ci sono diverse implicazioni positive che un biglietto verde così debole può portare ai mercati azionari.
Oltre a rendere l’export Usa molto più conveniente e competitivo, il dollaro debole è anche un toccasana per i mercati emergenti e i loro debiti da cui sembrano essere perennemente afflitti, sempre contratti in dollari. Infine, dato che i prodotti energetici e quelli di altre commodities sono quotati in dollari, anche i costi di produzione possono beneficiare di un biglietto verde meno fort, riducendo il rischio di deflazione.