“Ho colto questa preziosa opportunità di matrice internazionale per comprendere meglio l'evoluzione del settore, delle normative e dell’implementazione delle moderne tecnologie”. “L’utilizzo dell'intelligenza artificiale attualmente promette di rivoluzionare il modo in cui sia le istituzioni sia i privati affronteranno questa complessa sfida”.
“Nel mio intervento ho sottolineato l'importanza di un'armonizzazione internazionale tra controllori e autorità preposte all’analisi, al fine di conseguire un concreto miglioramento qualitativo delle segnalazioni di operazioni sospette”. “Condividere le informazioni e cooperare a livelli di magistratura e di polizia consentirà nel tempo di affrontare efficacemente le sfide del riciclaggio assicurando un sistema di segnalazione efficace ed immediato”.
A livello mondiale il denaro mosso dalle pratiche di riciclaggio di aggira intorno ai duemila miliardi di dollari. Una cifra, a mio giudizio, sottostimata. Il money laundering vale dal 2 al 6% del Pil mondiale. L’enorme aumento di false fatturazioni è attualmente un dato preoccupante. L’e-commerce e criptovalute sono nuovi strumenti che consentono il proliferare di questo delitto a vantaggio di organizzazioni mafiose e terroristiche.
La globalizzazione tra le sue patologia ha determinato un mix pericoloso interconnessioni tra banche e finanza e ciò ha determinato sicuramente una crescita dei volumi di scambio illegali (cfr. Panama Papers e Troika Laundromat). In questo contesto il riciclaggio ha trovato terreno fertile.
Analizzando i dati più recenti delle Nazioni Unite, si nota immediatamente che i Paesi caratterizzati dai più elevati flussi illeciti di denaro in valore assoluto spiccano il Messico (31,5 miliardi di dollari), la Malaysia (22,9 miliardi), la Thailandia (16 miliardi) e il Brasile (12 miliardi). Ma nella lista compaiono anche alcune nazioni europee come Ungheria (7,6 miliardi) e Romania (5,1). Tra le principali destinazioni del riciclaggio commerciale si segnalano invece Polonia (32,3 miliardi) e Indonesia (10,1 miliardi).
Oggi il riciclaggio si evolve di pari passo con le evoluzioni della tecnologia e l’innovazione stessa degli scambi economico-finanziari globali. Negli ultimi anni una certa attenzione si evidenzia su un aumento del “transaction laundering”, e cioè il riciclaggio condotto nel circuito delle carte di credito.
La crescita dell’e-commerce rende il fenomeno ancora più preoccupante tenuto conto che sono circa cinquecentomila gli operatori illegali (non registrati) che gestiscono mercati di beni e servizi. Nel 2023 l’e-commerce globale ha raggiunto un fatturato di 9 trilioni di dollari con una crescita del 64% rispetto 2021. Altro grande allarme arriva dal mondo delle criptovalute.
Nel mondo delle monete digitali, bitcoin et similia, in special modo nei comparti non regolamentati, il riciclaggio trova uno spazio amplissimo ed insospettabile. Le criptovalute sono circondate da una impenetrabile area di segretezza. Un settore questo che ingrossa il mare magnum del mercato globale nel quale riciclare e diventato sempre più agevole e sicuro.
Il dato condiviso dai vari relatori è stato quello relativo alle problematiche da affrontare in futuro. Non sono poche, per cui occorrerà collaborazione tra le parti coinvolte in questa lotta e armonizzazione delle varie legislazioni a livello internazionale.