All'Eurogruppo di lunedì, i ministri dell'Economia di Francia e Germania presenteranno una proposta elaborata da Merkel e Macron per riformare la gestione del bilancio dei Paesi della zona euro.

Tedeschi e francesi ritengono che sia necessario un budget europeo dedicato a investimenti e competitività, senza indicare, per il momento, quale sia l'importo annuale, lasciando che siano poi i capi di Stato e di governo a decidere.

Se la proposta dovesse passare, i Paesi della zona euro sottoporrebbero i loro programmi d'investimento alla Commissione europea per ottenerne l'approvazione e poter così accedere ai fondi del bilancio comune... ma solo se quei Paesi saranno in regola con le norme fiscali dettate dall'Unione europea.

In pratica, così facendo, da una parte si promuoverebbero gli investimenti all'interno dei singoli Stati membri favorendo crescita. sviluppo e posti di lavoro, dall'altra la politica espansiva sarebbe però legata al fatto che ogni singolo Stato abbia seguito i diktat di Bruxelles.

Questa proposta si potrebbe riassumere in questi termini: i soldi te li diamo per realizzare progetti che possano creare sviluppo, ma solo se hai fatto ciò che ti abbiamo imposto.

Nel caso questa riforma dovesse essere approvata, finirebbe per rendere inutile l'attuale strategia del Governo italiano, apertamente in rotta di collisione con Bruxelles.

Infatti, la maggioranza parlamentare a guida Lega e 5 Stelle ha detto che se ne infischierà della bocciatura della Commissione Ue per il bilancio 2019, perché prima che possa applicare eventuali sanzioni, nel caso venissero decise, il prossimo voto per il rinnovo del parlamento europeo modificherà gli equilibri in Europa, dando forza alla componente "sovranista" che, a sua volta, sarà benevola nei confronti dell'Italia e dei suoi conti.

In base a quello che si è visto finora, bisogna però non dimenticare che anche i Paesi che vedono con favore la destra populista al Governo in Italia non sembrano per nulla convinti del bilancio di previsione presentato dal nostro Paese per il 2019.