Il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Luigi Di Maio, si è incontrato venerdì, alla Farnesina, con il Ministro degli Esteri della Federazione Russa, Sergey Lavrov. Al termine dell'incontro, i due Ministri hanno tenuto una conferenza stampa.

Nel suo intervento, Di Maio ha reso noto che da Kabul è decollato l'ultimo volo dell'Aeronautica Militare che riporterà in Italia, oltre ai civili afgani, anche il console Tommaso Claudi, l'ambasciatore Pontecorvo e i Carabinieri del Tuscania che erano rimasti sul posto.

"Sono state giornate infinite e di grande sacrificio per i nostri diplomatici e militari", ha dichiarato Di Maio. "Sul campo, fino all'ultimo istante utile, hanno aiutato migliaia di civili afghani, a partire da donne e bambini, a lasciare il Paese, oltre a tutti gli italiani che hanno scelto di tornare a casa. Tutti insieme hanno fatto un lavoro immenso, di cuore, e hanno dimostrato di essere una grande squadra che ha messo passione, impegno e altruismo al primo posto".Ringraziamenti sono stati poi espressi da Di Maio nei confronti del Ministero della Difesa e dell'Intelligence che hanno lavorato senza sosta anche per proteggere i nostri connazionali ancora a Kabul.

Nel corso del suo intervento, Di Maio ha dichiarato che sono stati 4900 i cittadini afghani stati evacuati dal Paese, insieme a tutti i cittadini italiani che ne hanno fatto richiesta.

"Nel contesto afgano - ha detto il ministro degli Esteri - la Russia è un attore fondamentale per gestire l'attuale situazione di crisi e in prospettiva per giungere a un approccio internazionale unitario, perché solo una azione globale, coerente e condivisa potrà essere efficace con le nuove autorità al potere a Kabul",

ribadendo la ferma condanna dell'Italia agli attentati che si sono verificati ieri in diverse aree di Kabul ed esprimendo il suo cordoglio per i civili afgani e i marines americani rimasti uccisi.

In tema di cooperazione, Di Maio ha detto che l'Italia non desidera che siano i Paesi confinanti a pagare il conto della crisi in Afghanistan, aggiungendo che il piano a supporto per il popolo afgano allo studio del governo prevede una cabina di regia interministeriale che si occuperà di coordinare tutte le richieste di solidarietà che arrivano e arriveranno da sindaci, amministrazioni territoriali, università, associazioni della società civile.