Pubblicato il vademecum della società Italiana di contraccezione per vivere l’intimità di coppia in "fase 2"
Di Vincenzo Petrosino -Medico Chirurgo - Salerno -
Sono senz’altro numerose le domande che le coppie fanno ai medici per quanto riguarda i problemi di sesso durante questa pandemia.
Spesso le domande sono molto particolari e intime e difficilmente riconducibili a stereotipi comuni.
La vita sessuale in genere è multiforme e varia, presenta spesso particolarità molto personali e spesso difficilmente trattabili in un contesto generale.
Quindi, ben comprendendo quanti casi particolari e problematiche specifiche possono esistere, si è tentato di fornire "una guida" generale al fine di rendere quanto più sereno è possibile il rapporto di coppia, sia esso stabile che non.
“Ridurre le distanze fisiche non significa che il rischio di contagio da Covid-19 sia diminuito o scomparso: tutt’altro.
“Sebbene pare sia molto remota la trasmissione del virus attraverso le secrezioni vaginali o il liquido seminale – infatti soltanto in due studi il virus è stato trovato nei testicoli di un uomo e nel fluido vaginale di una donna – bisogna comunque fare attenzione e proteggersi. Il preservativo, associato alla contraccezione ormonale, rappresenta sempre un’ottima arma anche di fronte a possibilità di rischio molto basse”.
Conosciamo che il contagio avviene quasi esclusivamente attraverso la saliva e le varie secrezioni delle vie aeree superiori.
È intuitivo che il bacio rappresenti un mezzo di trasmissione del Covid-19, un rischio che bisogna in fondo accettare e che dovrebbe essere minimo se i partner hanno rispettato la fase 1.
Sembra ancora più intuitivo che rapporti occasionali con partner non conosciuti o strettamente conviventi abbiano un rischio maggiore (e questo lo ricordo anche per altre malattie sessualmente trasmissibili).
Sesso e Covid-19: vademecum della Società Italiana di Contraccezione
- Il partner più sicuro è qualcuno con cui si vive o si è convissuto prima dell’isolamento.
- Il bacio può essere la via di trasmissione del Covid-19. Ma niente paura se la coppia ha rispettato le indicazioni della “Fase 1”.
- Prestare maggiore attenzione all’igiene intima, prima e dopo i rapporti sessuali.
- Meglio evitare rapporti sessuali o contatti stretti se uno dei due partner è malato o se è risultato positivo al coronavirus. In questo caso seguire le norme generali di isolamento domiciliare.
- È bene evitare rapporti occasionali non protetti. Sebbene pillola e preservativo proteggano da malattie sessualmente trasmissibili e da gravidanze indesiderate, non difendono dal Covid.
- Il rapporto orale/genitale potrebbe diffondere il Covid-19. Esistono in commercio presidi in lattice usualmente utilizzati come barriera tra la bocca e l’ano o la vagina, efficaci per prevenire infezioni orali, vaginali o anali.
- Le coppie a distanza possono provare con il sexting, ossia lo scambio di messaggi con contenuti erotici. Fare, però, molta attenzione al rischio revenge porn.
- Per qualsiasi dubbio fare sempre riferimento al proprio medico.
Oggi le coppie amano anche giocare via chat, scambiarsi video e messaggi porno, pertanto il punto 7 è molto interessante perché mette in evidenza l’esistenza di questo nuovo modo di relazionarsi tra le coppie, specie se lontane... ma non solo.
Ovvio che bisogna prestare particolare attenzione alla persona con la quale si fanno queste cose e al rischio appunto del revenge porn, in realtà il pericolo che immagini porno e di intimità vengano poi inserite in rete senza il consenso dei protagonisti, si tratterebbe poi di reato. Purtroppo conosciamo bene alcuni fatti di cronaca legati a queste pratiche che possono in alcuni casi diventare veri e propri ricatti, o situazioni difficili da affrontare.
Sarebbe opportuno fare queste cose, solo con il partner abituale o persona molto conosciuta e fidata (credo però sia un consiglio superfluo).
In fondo il sesso è una delle espressioni più vere e genuine del genere umano è anche un piacevole gioco che può, e deve essere libero... con un pochino di attenzione.