È partita da Gerusalemme Ovest la prima tappa del Giro dell'apartheid
Il Giro d'Italia, descritto come il più grande evento sportivo nella storia di Israele, iniziato venerdì con la tappa a cronometro a Gerusalemme Ovest, dagli israeliani è stato notato più per gli ingorghi, causati dalla chiusura al traffico di molte vie della città, che per la gara in sé, considerando l'assenza di pubblico lungo il breve percorso, che non raggiungeva neppure i 10 km, ad eccezione delle zone di partenza e di arrivo.
Ed anche per i corridori non deve esser stata un grande esperienza, poiché sono fioccate le cadute prima della gara, durante il sopralluogo effettuato sul tracciato: le ruote delle biciclette non facevano attrito sull'asfalto a causa della sabbia portata dal vento.
La gara odierna è stata vinta dall'olandese Tom Dumoulin in 12'02" alla media di 48,365 Km/h, risultando più veloce di 2" dell'australiano Rohan Dennis. Terzo si è piazzato il belga Victor Campenaerts, con lo stesso tempo di Dennis.
Il primo degli italiani è risultato Pozzovivo 10° a 27". Chris Froome, favorito per la vittoria finale, si è piazzato 21°, con un ritardo di 37".
Dopo Gerusalemme Ovest, il Giro dell'apartheid proseguirà sabato con una tappa di 167 chilometri da Haifa a Tel Aviv, mentre si svolgerà il giorno successivo il terzo appuntamento in Israele da Be'er Sheva a Eila, di 230 chilometri.
Mentre a Gerusalemme Ovest Rcs Media Group celebrava la politica di apartheid dello Stato ebraico, l'IDF continuava il tiro al bersaglio sui palestinesi che manifestavano al confine della Striscia di Gaza.