In questi giorni in Italia è caldo, molto caldo e neppure una goccia di pioggia è prevista a mitigare il clima. E tanta è la mancanza di pioggia che adesso stanno iniziando a fioccare le ordinanze dei comuni per limitare l'uso di acqua, a causa della siccità.

Tutto è dovuto al cambiamento del clima che, ad altre latitudini, invece preoccupa proprio per il problema inverso... la troppa acqua. In questo caso il problema è dovuto allo scioglimento dei ghiacci che causa l'innalzamento del livello del mare che, come conseguenza, rischia di sommergere molte delle isole degli arcipelaghi presenti nell'emisfero sud.

Di questo problema se ne è parlato durante la 71esima sessione dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, ma continua tuttora ad essere argomento di discussione presso la Commissione intergovernativa dell'Onu sul cambiamento climatico, specie dopo la decisione degli Usa di venir meno agli accordi siglati a Parigi nel 2015.

Isole come le Marshall, Palau, le Maldive vedono messa a rischio la loro sopravvivenza e, adesso, sperano che soprattutto Cina ed Europa possano diminuire l'utilizzo di fonti di energia fossile, incrementando lo svilupo di energie alternative da fonti rinnovabili.

Il ministro dell'ambiente di Palau Umiich Sengebau ha dichiarato, in merito alla sopravvivenza della propria isola, di non avere alcuna possibilità di scelta se non quella di sperare.

Quando il patto di Parigi è stato siglato nel 2015, le nazioni che facevano capo a delle piccole isole fecero pressione per degli obbiettivi più rigorosi per limitare le emissioni di gas serra. Non superare il limite di 2 gradi di surriscaldamento è quanto di meglio si sia potuto ottenere.

Il traguardo cui aspiravano le piccole isole era che il limite del surriscaldamento non dovesse oltrepassare 1,5 gradi. Con la decisione di Trump, anche il limite dei due gradi adesso sembra impossibile da mantenere. Negli ultimi dieci anni il livello del mare è aumentato più di quanto sia avvenuto nei decenni precedenti. Inoltre, il problema della loro esistenza è legato anche, semplicemente, alle alte maree e all'aumento della violenza delle tempeste tropicali.