Esteri

Il Regno Unito teme di stare assistendo alla fase iniziale di una terza ondata

Curiosità da pandemia. Mentre in Italia alcuni medici che fanno da megafono a presunti politici, che a loro volta vogliono far credere di esser diventati pure presunti infettivologi, ci stanno spiegando che il virus ancora una volta è clinicamente morto, in Gran Bretagna, nonostante vaccinazioni e riaperture continuano a predicare cautela e attenzione... neanche fossero dei cloni di Crisanti!

È di oggi la notizia che il professore dell'Università di Cambridge Ravi Gupta, membro del New and Emerging Respiratory Virus Threats Group (Nervtag), ha dichiarato che sebbene i nuovi casi Covid  siano "relativamente bassi", la variante indiana sta alimentando una nuova "crescita esponenziale", aggiungendo che la fine delle restrizioni in Inghilterra prevista per il 21 giugno dovrebbe essere posticipata.

Suggerimento che il ministro dell'Ambiente, George Eustice, non ha escluso che possa essere preso in considerazione, mentre la Confindustria locale si è opposta anticipando futuri disastri economici e sociali nel caso venisse accolta.

Domenica, il Regno Unito ha riportato più di 3.000 nuovi casi di contagio da Covid per il quinto giorno consecutivo. L'ultima volta in cui era accaduto era stato il 12 aprile.

Il professor Gupta alla BBC ha detto che il Regno Unito era già agli inizi di una terza ondata di infezioni e almeno tre quarti dei casi di contagio registrati erano stati generati dalla variante identificata in India, ricordando che, seppure il loro numero sia relativamente basso, tutte le ondate iniziano con pochi contagi.

Per questo, secondo Gupta, la situazione attuale del contagio da Covid ha tutte le carte in regola per poter ritenere che si tratti dei primi segnali di una nuova ondata.

Tuttavia, a seguito del numero di persone finora vaccinate nel Regno Unito, la nuova ondata, rispetto alle precedenti, potrà probabilmente impiegare più tempo per emergere.

La decisione finale da parte del governo  sull'eventuale revoca per la fine delle restrizioni in Inghilterra - Scozia, Galles, e Irlanda del Nord hanno fissato scadenze diverse - sarà presa il 14 giugno.

La variante indiana, contrassegnata dalla sigla B.1.617.2, si diffonde più rapidamente di quella inglese, responsabile dell'aumento dei casi nel Regno Unito durante lo scorso inverno. In Inghilterra, ha creato una ripresa deli contagi, soprattutto tra i giovani (non ancora vaccinati) nelle aree di Bolton, Blackburn e Sefton nel nord-ovest dell'Inghilterra, oltre a quelle di Bedford, Chelmsford e Canterbury nel sud-est del Paese.

Autore Sandro Alioto
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