Il sempre "feroce", con i deboli e con chiunque non possa nuocergli, ministro dell'interno Matteo Salvini - le cui qualità etiche, morali e comunicative sono state "fotografate" alla perfezione nella trasmissione dell'11 aprile di Linea Notte da Vauro Senesi - ha dichiarato che «i famosi 20 che "stavano affondando" sono stati prontamente salvati dalla Guardia Costiera Libica e riportati a terra. Molto bene!»
Il riferimento è ai 20 naufraghi alla deriva al largo delle coste tra Tunisia e Libia per i quali aveva lanciato una richiesta di aiuto Alarm Phone e alla quale Tunisia, Italia e Malta non avevano dato risposta, così come alcune navi mercantili che si trovavano nelle immediate vicinanze della barca in difficoltà, per evitare di essere coinvolte nel meccanismo del divieto di sbarco negato a chiunque soccorra in mare solo determinati naufraghi e di subire pertanto conseguenti danni economici.
Successivamente, l'MRCC di Roma ha poi confermato che la Guardia Costiera Libica ha intercettato la barca e le 20 persone a bordo sono così state riportate in una zona di guerra da una milizia finanziata dall'Ue.
Piuttosto curioso che un ministro della Repubblica di un Paese che si dice democratico e che si commuove di fronte ad un piatto di pasta o ad un gatto o un cane che vengono maltrattati esprima la propria immensa soddisfazione perché delle persone saranno ricondotte in un lager dove subiranno violenze di qualsiasi tipo, in un Paese dove è in corso una guerra civile e da cui sono fuggiti i militari americani, mentre l'Eni sta provvedendo all'evacuazione del proprio personale.
Tra quelle persone vi erano anche donne e bambini.