Samsung ha cessato temporaneamente la produzione dei suoi phablet Galaxy Note 7. Ne dà l'annuncio l'agenzia di stampa sud-coreana Yonhap News, citando una fonte anonima.

La decisione viene il giorno dopo che alcuni fra i più importanti operatori telefonici, come Verizon, AT&T e T-Mobile, hanno deciso di sospendere la vendita delle nuove versioni del Galaxy Note 7, quelle che, nelle intenzioni del colosso sud-coreano della tecnologia, avrebbero dovuto sostituire gli apparecchi che esplodevano con una certa regolarità.

Recentemente, però, anche i modelli forniti in sostituzione ai clienti sembrerebbero avere gli stessi problemi, stando a quanto è accaduto pochi giorni fa in Usa su un aereo poco prima del decollo.

E' indubbio che questo è un brutto colpo per Samsung. Il ritiro improvviso dal mercato di un prodotto fra i più avanzati e costosi della sua gamma ne comprometterebbe considerevolmente la reputazione. Significherebbe dover dire definitivamente addio alla possibilità di far concorrenza ad Apple con il suo iPhone 7.

Il provvedimento riguarderebbe, in particolare, uno stabilimento vietnamita, dove è accentrata l'intera produzione di Galaxy Note 7.

Il mese scorso Samsung aveva annunciato il richiamo di 2 milioni e mezzo di apparecchi, un'operazione che si stima possa gravare sulla società per un ammontare complessivo di 5 miliardi di dollari.

Nonostante questo, i dati del terzo trimestre di quest'anno, annunciati la scorsa settimana, sono positivi, con un fatturato complessivo di 43,9 miliardi di dollari e un profitto di circa 7 miliardi (+6%).