È cresciuto del 2,7%, rispetto al trimestre precedente, il prodotto interno lordo (Pil) dell'Italia, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, nel periodo aprile - giugno 2021. In termini tendenziali, rispetto allo stesso periodo del 2020, la crescita è stata invece del17,3%. Il secondo trimestre del 2021 ha avuto una giornata lavorativa in più sia rispetto al trimestre precedente, sia rispetto al secondo trimestre del 2020.
Rispetto al trimestre precedente, tutti i principali aggregati della domanda interna sono in espansione, con un aumento del +3,4% dei consumi finali nazionali e del +2,4% degli investimenti fissi lordi. Le importazioni e le esportazioni sono aumentate, rispettivamente, del +2,3% e del +3,2%.
La domanda nazionale al netto delle scorte ha fornito un contribuito positivo di +3,1 punti percentuali alla crescita del Pil: +2,8 punti i consumi delle famiglie e delle Istituzioni Sociali Private ISP, +0,5 punti gli investimenti fissi lordi e -0,2 punti della spesa delle Amministrazioni Pubbliche (AP).
Per contro, la variazione delle scorte ha contribuito negativamente per 0,8 punti percentuali, mentre l'apporto della domanda estera netta è risultato positivo nella misura di 0,3 punti percentuali.
Si registrano andamenti congiunturali positivi per il valore aggiunto di industria e servizi, aumentati rispettivamente del +1,6% e del +2,9% e stazionario per il valore aggiunto dell'agricoltura.
Il dato pubblicato oggi dall'Istat fa registrare una variazione acquisita per il 2021 pari al +4,7%.