Non c'è bisogno di essere degli esperti o dei dottori in economia per capire che l'emergenza incendi che c'è stata al Centro-Sud, dove si è evinto una forte carenza di mezzi, uomini e organizzazione, non è dipeso soltanto dagli atti criminali di piromani senza scrupoli o dall'eccezionale ondata di siccità che ha colpito l' Italia quest'anno, ma anche perchè il governo, nel bilancio 2017 ha tagliato in modo più che significativo i fondi da destinare alla Protezione Civile.

Ebbene, le risorse della Protezione Civile sono diminuite quest’anno addirittura di 71 milioni di euro, passando da 454,3 a 382,4 milioni. La "scure" riguarda, in particolare, le spese per gli interventi: gli 80,9 milioni di euro del 2016 vengono più che dimezzati e nel 2017 sono diventati così 38,1 milioni. Il Fondo per la prevenzione del rischio sismico subisce poi un taglio di 44 milioni di euro e il Fondo delle emergenze nazionali si riduce di 9 milioni, passando così da 249 a 240 milioni di euro
(Bilancio previsionale 2017).

In compenso vengono stanziati quasi 1,4 milioni di euro per le spese di funzionamento della struttura di missione “Casa Italia”- oggetto ancora non ben identificato – , ossia del dipartimento voluto da Matteo Renzi per «mettere in sicurezza il Paese» a seguito della prima grande scossa del 24 agosto in Centro-Italia.


Nel bilancio 2017 sono stati destinati fondi eccezionali a discapito della Protezione Civile ma anche di tutte le forze dell'ordine, su tutti, degno di nota sono gli stanziamenti ricondotti al vertice dei 7 Paesi più industrializzati (G7), che si è tenuto a Taormina a fine maggio. La cifra totale assegnata è poco meno di 45 milioni di euro27,3 sono stati spesi "per gli interventi relativi all’organizzazione della Presidenza italiana del gruppo dei Paesi più industrializzati”, mentre poco più di 15 sono serviti per le “spese per l’attuazione degli interventi di adeguamento di natura infrastrutturale e per le esigenze di sicurezza del G7”.
Proseguendo la lettura del documento, emerge l’assenza di alcuna strategia tesa ad aumentare, sia pur di poco, le spese di manutenzione, di formazione del personale, di attrezzature, eccetera che riguardano le forze dell'ordine in generale.

La Protezione Civile si è rivelata fondamentale per i cittadini, al pari delle forze dell'ordine. Non mi sembra corretto, anzi lo trovo scorretto e immorale tagliare in modo così significativo i fondi ad essa destinati. Se si continua la lettura del documento si notano tantissimi fondi stanziati per cose pressoché inutili oppure che hanno un costo esorbitante pe le casse dello stato (vedi G7). 

Spero che nella previsione di bilancio 2018 questo governo, alla luce degli eventi catastrofici che si sono abbattuti sul nostro paese (frane e allagamenti al Nord, terremoti al centro, incendi al sud) ritorni sui suoi passi e anzichè tagliare i fondi li aumenti a favore di un ente nazionale di fondamentale importanza come la Protezione Civile.

Luigi Falché