Save the Children insieme al Green Climate Fund (GCF) [1] e alla Global Partnership for Education (GPE) [2] hanno lanciato il 2 dicembre, nell’ambito della COP28, un investimento senza precedenti: 70 milioni di dollari per costruire scuole resilienti ai cambiamenti climatici nei Paesi vulnerabili. 

La crisi climatica minaccia il diritto di ogni bambino a un'istruzione sicura e di qualità. Quasi un miliardo di ragazze e ragazzi - circa la metà dei bambini del mondo - vive in Paesi ad altissimo rischio di subire gli effetti negativi del cambiamento climatico. Ogni anno, gli eventi climatici interrompono l'apprendimento per circa 40 milioni di bambini, una cifra destinata a crescere con l'aumento dell'intensità e della frequenza degli eventi meteorologici. Complessivamente, i cambiamenti climatici potrebbero indurre più di 143 milioni di persone entro il 2050 a migrare, compromettendo l'istruzione e il benessere psicologico di milioni di giovani.

Per far fronte a questa crescente minaccia, i due maggiori fondi globali, rispettivamente, per il clima e l'istruzione hanno unito le forze con Save the Children [3] e i governi partner per aiutare milioni di bambine e bambini a continuare a imparare in sicurezza. Lanciato congiuntamente alla COP28 negli Emirati Arabi Uniti, Building the Climate Resilience of Children and Communities through the Education Sector (BRACE) segna il primo grande investimento di finanza climatica nel settore dell'istruzione. 

Questo innovativo meccanismo di finanziamento sosterrà i sistemi educativi dei Paesi vulnerabili nella costruzione di scuole sostenibili e resilienti, nell'integrazione dell’educazioneclimatica nei programmi scolastici e nel rendere sicure le scuole.

"Questo partenariato tra educazione e azione climatica testimonia l'urgenza di proteggere i bambini e la loro istruzione dagli impatti di eventi climatici estremi", ha dichiarato Laura Frigenti, Direttrice Generale della Global Partnership for Education (GPE). “Per affrontare questa sfida spaventosa, dobbiamo unirci per proteggere i bambini più vulnerabili e fornire loro l'istruzione di cui hanno bisogno, in modo che possano rafforzare la lotta contro i cambiamenti climatici".

Iniziando con tre Paesi - Cambogia, Sud Sudan e Tonga - BRACE aumenterà la resilienza dei loro sistemi educativi attraverso l'adeguamento e la costruzione di scuole più ecologiche e adatte al clima, in linea con lo School Safety Framework (le linee guida internazionali per la sicurezza delle scuole).

Sulla base dei risultati e degli insegnamenti tratti da questi Paesi pilota, BRACE (Building the Climate Resilience of Children and Communities through the Education Sector) amplierà il proprio bacino di investimenti in progetti di infrastrutture scolastiche a cui GCF, GPE e altri donatori, compreso il settore privato, potranno contribuire con ulteriori finanziamenti per sistemi scolastici più ecologici e resilienti al clima.

"Il GCF è orgoglioso di collaborare con GPE e Save the Children per sostenere i bambini che affrontano la crisi climatica. Lo strumento di investimento BRACE proposto, del valore di 70 milioni di dollari, contribuirà a colmare un'urgente carenza di investimenti e a sostenere i Paesi per la costruzione di scuole più sicure ed ecologiche, sviluppando al contempo programmi scolastici che consentano alle future generazioni di essere agenti di cambiamento in un contesto di crescente impatto climatico", ha dichiarato il Direttore esecutivo del GCF, Mafalda Duarte

"Sappiamo che le bambine e i bambini sono i più vulnerabili agli impatti del cambiamento climatico, pur essendo i meno responsabili delle sue cause", ha dichiarato Inger Ashing, Chief Executive officer di Save the Children. "Questa iniziativa contribuirà a rendere quattro milioni di bambini in età scolare più sicuri e resilienti. Siamo orgogliosi di collaborare per aiutare il settore dell'istruzione ad adattarsi agli impatti della crisi in corso, a mantenere i più piccoli al sicuro e metterli nelle condizioni di apprendere. Si tratta di un annuncio storico e del primo grande investimento di finanziamenti per il clima nel settore dell'istruzione, anche per il Green Climate Fund".



[1] Il Green Climate Fund (Homepage | Green Climate Fund) è il più grande fondo dedicato al clima del mondo. Il mandato del GCF è di promuovere un cambiamento di paradigma verso percorsi di sviluppo a basse emissioni e resilienti al clima nei Paesi in via di sviluppo. Il GCF dispone di un portafoglio di 13,5 miliardi di dollari (51,8 miliardi di dollari, incluso il cofinanziamento) per la realizzazione di azioni climatiche trasformative in oltre 120 Paesi. Ha anche un programma di sostegno alla preparazione che costruisce competenze e aiuta i Paesi a sviluppare piani a lungo termine per combattere il cambiamento climatico. Il GCF è un'entità operativa del meccanismo finanziario della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC) e serve l'Accordo di Parigi del 2015, sostenendo l'obiettivo di mantenere l'aumento medio della temperatura globale ben al di sotto dei 2°C.

[2] La Global Partnership for Education (Global Partnership for Education) persegue l’obiettivo condiviso di porre fine alla crisi dell'apprendimento nel mondo. La GPE mobilita partner e fondi per sostenere quasi 90 Paesi a basso reddito a trasformare i loro sistemi educativi in modo che ogni ragazza e ragazzo possa ricevere l'istruzione di qualità di cui ha bisogno per liberare tutto il suo potenziale e contribuire a costruire un mondo migliore.

[3] Save the Children, la principale Organizzazione mondiale per i diritti dell'infanzia, opera in 116 Paesi, affrontando il problema del clima in tutte le sue attività. Attraverso un'ampia collaborazione e solidi investimenti, rispondiamo rapidamente alle crisi legate al clima e contribuiamo a costruire la resilienza in tutto il mondo. Sosteniamo le famiglie contadine a coltivare cibo in modo sostenibile e a lungo termine, anche di fronte alla crisi climatica, e forniamo sussidi in denaro per consentire alle famiglie di acquistare cibo e altri beni di prima necessità. Questo li aiuta a costruire reti di sicurezza di base, in modo che non debbano prendere misure disperate come ritirare i bambini dalla scuola o costringere le figlie a sposarsi. Inoltre, mettiamo le comunità a prova di futuro, fornendo strumenti per aiutarle a diventare più resistenti alle future emergenze climatiche, come cicloni o siccità.