“L'Arte Sprigionata”: cultura e sport offerti ai più piccoli attraverso il gioco.
“Conoscere il rugby giocando” è il titolo del laboratorio sportivo organizzato per martedì 21 giugno - dalle ore 17:30 alle 19:00 - nel parco adiacente la biblioteca comunale San Giovanni in via Passeri a Pesaro; rivolto a bambine/i dai 6 ai 14 anni, l'appuntamento è aperto gratuitamente a chiunque e prevede un tradizionale “Terzo Tempo” trasformato in una merenda condivisa, arricchita da premi e gadget.
Inserito tra le numerose attività della XIII edizione de “L'Arte Sprigionata - L'Errore”, in svolgimento dal 20 al 22 giugno, il laboratorio punta ad offrire un pomeriggio divertente, trascorso all'aperto e in luogo di cultura; si è scelto il parco come luogo privilegiato per il gioco, ma anche come teatro per la formazione dei più piccoli, con l'intenzione di avvicinarli ai valori che il Rugby veicola: rispetto, condivisione, disciplina, partecipazione, divertimento.
Nel corso dell'evento, sarà possibile correre, saltare e rotolare in tutta sicurezza, apprendendo i principi fondamentali del gioco; tecnici della “palla ovale” pesarese e i “piccoli grandi giocatori” dell'Asd Formiche Rugby Pesaro con i loro educatori, ne daranno dimostrazione, coinvolgendo i presenti.
Ad animare l'iniziativa, anche lo staff del corso “EXTRA: il Rugby per rieducare” che, ogni sabato mattina, propone attività motoria e conoscenza del gioco ai detenuti della Casa Circondariale Pesaro - Villa Fastiggi; riscuotendo il patrocinio della Federazione Italiana Rugby con il supporto tecnico/logistico dell'Asd Pesaro Rugby, il progetto è totalmente autofinanziato e reso possibile dalla collaborazione volontaria di un nutrito gruppo di appassionati.
Dal 27 febbraio scorso, la disponibilità di arbitri (Davide Gatta, Giacomo Gargamelli, Dario Merli), educatori (Andrea Nucci, Alberto Convertino, Vittorio Petretti, Luca De Angelis, Domenico Azzolini, Manuel Shao), tecnici locali (Giuseppantonio De Rosa, Marco Boccarossa, Annunzio Subissati, Ivan Federici), giocatori in attività (Andrea Salvatori, Matthias Canapini, Smail Jaouhari, Andrea Pozzi, Cristian Silvestri), allenatori nazionali (Massimiliano Zancuoghi, Ernesto Ballarini, Roland De Marigny), esperti di psico-motricità educativa (Pierpaolo Gambuti, Giancarlo D'Amen) operatori della comunicazione (Alessandro Vicario, Corrado Belli, Enrico Masi), valutatori (Matteo Diotalevi, Simone Mattioli) e fundraiser (Elena Storoni), dimostra la possibilità di uno sport veramente sociale, capace di sconfiggere pregiudizio e difficoltà.
Fornendo opportunità di riscatto, speranza e alternativa. Soprattutto in carcere.