Salute

I social come l’oppio: creano dipendenza

Il 50% dei ragazzi in USA soffre di dipendenza da smartphone: resta connesso per 6/7 ore al giorno.

L’abuso provoca ansia e stress. Anche nel nostro paese, secondo un sondaggio condotto dall’Associazione nazionale dipendenze tecnologiche, i dati non sono incoraggianti, dato che il 51% dei ragazzi dai 15 ai 20 anni accede al proprio smartphone almeno 75 volte al giorno, per arrivare a picchi fino a 110 volte.

Questi ragazzi hanno dichiarato di far fatica dal prendersi una pausa da internet e dal cellulare.

In USA quasi la metà è affetta da tale "dipendenza". Si tratta di ragazzini che hanno dichiarato di soffriìre di ansia e stress. Negli Stati Uniti esistono delle cliniche di riabilitazione contro questa dipendenza, donve si finisce per fare a meno di internet per almeno un mese.

Questo tipo di cura ha un tasso di successo pari all'80% sui giovani pazienti, ma può pesare sulle finanze delle famiglie anche per 50mila dollari, sebbene alcune assicurazioni la riconoscono tra le patologie da "coprire".

La dipendenza dall’uso dello smartphone forma nel cervello "connessioni neurologiche" simili a quelle che si creano con l’uso di farmaci oppioidi per alleviare il dolore. Lo schermo che si illumina o la device che vibra crea gli stessi percorsi neuronali che prima ci avvisavano di un pericolo imminente come poteva essere l’attacco di un predatore.

Come possiamo metterci a dieta, possiamo però anche allenarci ad essere meno dipendenti dagli smartphone, anche a piccoli passi, come, ad esempio, iniziando a togliere le notifiche.

Autore Gianluca Santoni
Categoria Salute
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