Vincenzo Petrosino - Salerno - I8KPV 

Samantha Cristoforetti  ha la licenza di Radioamatrice (come tutti gli astronauti in orbita). Il suo nominativo internazionale è IZ0UDF.

Dalla Stazione Spaziale trasmetterà come IR0ISS su 145,800 MHz in FM e in lingua italiana. Avrà radio collegamenti con alcuni Istituti scolastici sul Pianeta Terra. Avremo la possibilità di parlarci e salutarla direttamente. 

Ecco gli appuntamenti:

  1. ven, 29 aprile, 09:49 – 10:00 contatto con Istituto Comprensivo N.1 Chieti

  2. sab, 30 aprile, 10:37 – 10:48 contatto con Istituto comprensivo di TolfaGli orari sono con fuso  italiano.


A bordo della Stazione Spaziale Internazionale, oltre agli  innumerevoli strumenti scientifici, sono presenti  anche due postazioni  radio tramite le quali gli astronauti che si avvicendano a bordo possono dialogare con la Terra, sia nell’ambito del programma ARISS sia per comunicazioni spontanee e non programmate con  i radioamatori di tutto il mondo.

Pioniere di queste comunicazioni nel lontano 1983 fu l’astronauta NASA Owen Garriot (nominativo radioamatoriale: W5LFL) che per primo portò a bordo dello Shuttle Columbia (missione STS-9) un apparato radioamatoriale, con l’iniziale idea di contattare a terra la madre e alcuni amici radioamatori. 

In seguito al successo dell’iniziativa di Owen (in quella missione furono conclusi più di 300 contatti) la NASA decise di ufficializzare  il progetto coinvolgendo gli studenti delle scuole: nacque così il progetto SAREX (Shuttle Amateur Radio EXperiment) evoluto poi, nel 1996, nel menzionato ARISS (Amateur Radio on the International Space Station).

Fanno parte del progetto ARISS tecnici ed appassionati appartenenti alle associazioni radioamatoriali dei paesi partecipanti al programma ISS: la statunitense NASA, la russa RKA, l’europea ESA, la giapponese JAXA e la canadese CSA-ASC; grazie al loro costante impegno è stato possibile arrivare alle attuali condizioni di lavoro a bordo della ISS.

Le modalità operative sulla Stazione Spaziale Internazionale sono sostanzialmente due: la modalità fonia (per intenderci il classico collegamento tramite voce) e la modalità  packet radio, ossia una ricetrasmissione di segnali digitali generati da un computer che sono poi inviati alla radio attraverso un TNC (Terminal Node Controller); esiste un’altra possibilità di trasmissione, il sistema SSTV (Slow Scan Televison): in pratica, modulando in frequenza un segnale audio, si possono trasmettere delle immagine statiche; dal 2014, inoltre, grazie alla Agenzia Spaziale Europea, all’AMSAT Italia e Kayser Italia, e’ stato montato a bordo della ISS anche un trasmettitore video digitale chiamato HAM Video, in grado di trasmettere (in banda S – la porzione di frequenza che va dai 2 ai 4 GHz) le immagini degli astronauti durante i collegamenti radio.

Ascoltare gli astronauti non risulta essere particolarmente difficile; una volta verificata la posizione della ISS usando una delle numerose app esistenti (Orbitron, Heavens Above, Isstracker.com, tanto per citarne alcune) occorre sintonizzarsi sulla frequenza di ricezione, limitatamente alla fase in cui l’elevazione della Stazione Spaziale sull’orizzonte terrestre è alta, basta anche un semplice apparato palmare con la propria antenna gommino.

Naturalmente il discorso migliora decisamente potendo usufruire di una stazione base con antenna verticale ad alto guadagno o, meglio ancora, avendo a disposizione un’antenna direttiva montata su di un rotore a inseguimento altazimutale, in grado di garantire un buon segnale per tutta la durata del passaggio ( circa 10 minuti al massimo).

Comunque per chi si diverte con queste tecnologie come me da 50 anni  ed ha la licenza di radioamatore , collegare  o ascoltare la ISS rappresenta una delle cose più semplici da realizzare nell'ambito delle esperienze con  segnali nello spazio. In realtà la stazione spaziale percorre delle orbite che si calcolano con determinati programmi http://www.stoff.pl/ 

 A volte su molti passaggi è possibile ascoltare la stazione spaziale anche con un semplice portatile vhf. I radioamatori di solito inseguono con antenne e particolari motori AZIMUTALI E ZENITALI  il percorso della stazione dal momento della visibilità all'orizzonte e del suo calare  dopo  alcuni minuti.Ecco  la voce di Samantha a 145.800 ricevuta con un semplice ft857 e un antenna Qfh home made progetto Nasa. Ovviamente è possibile anche trasmettere verso la stazione spaziale , qui si trattava di un incontro con studenti  di Chieti. 


Nell’ambito del progetto ARISS, per le scuole che non possono disporre di una stazione radio e/o di un team di radioamatori l’ARISS ha predisposto una rete di radioamatori in grado di contattare la ISS.

I contatti ARISS schedulati con largo anticipo sono annunciati attraverso il sito ufficiale ARISS (https://www.ariss.org/) e l’account Twitter: (https://twitter.com/ARISS_status).

Attenzione : anche se il DPR n. 447 del 5/10/2002, sez. 7 art. 43, riporta: “E’ LIBERA L’ATTIVITA’ DI SOLO ASCOLTO SULLA GAMMA DI FREQUENZE ATTRIBUITE AL SERVIZIO DI RADIOAMATORE”, l’utilizzo di apparati radioamatoriali è subordinato al conseguimento delle necessarie autorizzazioni del MISE (Ministero dello Sviluppo Economico, settore comunicazioni). Molti anni fa i radioamatori dovevano conseguire la " patente di operatore di stazione di radioamatore " e sostenere due esami uno scritto di elettronica e altro di telegrafia ricezione e trasmissione.

Oggi è un poco più semplice ma comunque bisogna fare esami ed ottenere la licenza.

Di solito, la figura del radioamatore che viene vista spesso come colui che parla con gli altri via radio, è in realtà in diversi casi  ancora  quella di uno sperimentatore.

Sulle onde radio e sul loro comportamento c'è ancora da comprendere  alcune cose.

Molto bello è poi sperimentare come si comportano attraversando lo spazio. 

Molti di noi che vengono dalla vecchia elettronica delle valvole e hanno avuto la fortuna di evolversi con le moderne tecnologie, riescono a costruirsi anche oggi le proprie apparecchiature  in tutto o in parte, a volte complesse,  e con laboratori semi professionali. 

In un mondo di internet e cellulari  le radiotrasmissioni  hanno un suo fascino incontestabile . Esistono ancora ad esempio tantissimi appassionati della telegrafia che si parlano ancora in questo modo.

Pensiamo  poi anche a cosa si può fare ad esempio con la radioastronomia amatoriale o con tante altre tecnologie digitali oggi sempre di più  applicate alla radio frequenza.  


Un invito ai giovani ad avvicinarsi ad un modo affascinante che sembra ancora oggi non avere limiti e stimolare curiosità e inventive. 

                                                       Vincenzo Petrosino I8KPV 

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