I farmacisti potranno somministrare il vaccino antinfluenzale, anche se solo ai maggiori di 18 anni e solo dopo aver superato un apposito corso organizzato dall'ISS. Per ogni somministrazione, il farmacista percepirà 6,16 euro e in farmacia dovrà essere presente un addetto al primo soccorso.
 
Questo è quanto prevede la bozza di Protocollo d’intesa tra Governo, Regioni, Federfarma e Assofarm [1] per la somministrazione dei vaccini antinfluenzali in farmacia come previsto dal Decreto Green Pass convertito in legge lo scorso settembre.

Il testo dovrebbe essere firmato già domani dal ministro della Salute, dal presidente della Conferenza delle regioni e dai presidenti di Federfarma e Assofarm, in considerazione dell'urgenza di avviare al più presto la vaccinazione antinfluenzale anche nelle farmacie per potenziare.

La somministrazione per le fasce di popolazione per le quali il vaccino antinfluenzale non è raccomandato sarà effettuata ma non gratuitamente, con il soggetto che dovrà pagare 6,16 euro .

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Personalmente non ritengo questa una buona idea, almeno nelle grandi città, dove tra le Asl e medici di Medicina generale esiste buona copertura, senza dimenticare che sarà necessaria la presenza di un medico in grado di prestare le prime cure in caso di problemi. Le responsabilità non credo siano poche a fronte dei 6 euro di  rimborso. Tra l'altro non immediato, perché le Asl di solito, almeno ai medici, pagano dopo un anno! 

Non conosco chi partorisca idee del genere, certo ho davvero qualche dubbio su molti comportamenti in campo sanitario in questa 18ª legislatura che fa seguito ad una ancor menovalida. 

Giudizio personale, ma da osservatore che ha avuto modo anche di essere in qualche stanza romana. 



[1]
Qui è possibile scaricare la bozza del protocollo d'Intesa:

drive.google.com/file/d/1rSif86oYtaye2Spn_VFrfowFk5ueza_l/view?usp=sharing