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Rocchi e "il rigore che qualche anno fa sarebbe passato abbastanza inosservato"

Martedì,  presso l'Auditorium del Centro Tecnico Federale di Coverciano, si è tenuta a Conferenza stampa di fine Campionato dell'Associazione Italiana Arbitri, dove i vertici dei fischietti italiani hanno riassunto e riflettuto su quanto fatto dai loro tesserati nel Campionato appena concluso.

Per l'AIA erano presenti il presidente Alfredo Trentalange, il vicepresidente Duccio Baglioni, la segretaria Silvia Moro, il responsabile della CAN Gianluca Rocchi con il componente Andrea Gervasoni ed il responsabile della CAN C Maurizio Ciampi.

Che cosa ha detto il designatore degli arbitri per la Serie A, Gianluca Rocchi?

“Era giusto fare il punto della situazione al termine di una Stagione Sportiva cosi complessa – ha detto - Spiegandovi anche come ho gestito il gruppo in questa mia prima esperienza alla guida della CAN. Siamo in una fase di grande ricambio generazionale, che porterà la nostra Associazione ad avere arbitri di altissimo livello. Devo dire grazie a tutti gli arbitri e assistenti per come abbiano chiuso la Stagione, e i più esperti per lo spazio dato ai giovani e per i sacrifici fatti con il giusto spirito. Nessuno di loro si è messo di traverso e quando ho avuto bisogno mi hanno sempre risposto presente. Nel gruppo ci sono talenti incredibili. Grazie quindi a tutti. Ogni errore ha fatto crescere, la differenza è come si reagisce all'errore”.

E commentando alcuni momenti salienti del Campionato, Rocchi, tra l'altro, ha dichiarato:

"Il rigore per la Fiorentina contro la Roma? Non è piaciuto neanche a noi. È un rigore che qualche anno fa sarebbe passato abbastanza inosservato. Per la filosofia che abbiamo dato in questa stagione l'avete trovato molto fuori strada: io sono contento che la filosofia stia cambiando, nel senso che quel tocco non può essere mai rigore, e mi sono arrabbiato molto per la decisione..."

In pratica, Gonzalez dopo esser riuscito a rimanere in piedi nonostante un avversario avesse cercato di "abbatterlo" prima che entrasse in area, è infine caduto per l'ennesimo intervento (su un piede) di Karsdorp. L'intervento era in area e per questo è stato assegnato il rigore, dopo che l'arbitro ha rivisto l'azione al Var!

Come si fa a dire che quello era un rigore "che qualche anno fa sarebbe passato abbastanza inosservato"? Se un difensore fa cadere un avversario in area per un intervento scorretto, che l'intervento sia lieve o pesante, poco importa: se c'è un fallo si dà rigore, oppure si ammonisce chi è finito per terra se si è convinti di una simulazione.

In base alla sua dichiarazione adesso Rocchi dovrà spiegare quando, in area, sarà giusto concedere un rigore: forse con la dislocazione di un arto, la presenza di una frattura multipla (magari esposta) oppure l'amputazione di un piede? In questi casi, probabilmente, un arbitro potrà avere la certezza di assegnare il tiro dagli 11 metri essendo complicato che i falli commessi possano passare abbastanza inosservati... altrimenti no.  

Autore Mauro Sartini
Categoria Sport
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