16 ore di sciopero per tutti gli stabilimenti della Whirlpool: le prime 8 ore di sciopero vedranno presidi davanti ai vari stabilimenti in Italia dell'azienda americana, le altre 8 ore saranno dedicate ad una mobilitazione nazionale di cui località e data saranno comunicate nelle prossime settimane, anche se alcuni già affermano che dovrebbe svolgersi intorno alla metà di febbraio a Pero, quartier generale di Whirlpool in Italia. 

Questo è quanto hanno deciso Fim, Fiom e Uilm dopo l'incontro di ieri mercoledì 29 gennaio che si è tenuto al ministero dello Sviluppo economico in cui Whirlpool ha confermato la chiusura dello stabilimento di Napoli entro il prossimo 31 ottobre, mentre il governo ha dato mandato ad Invitalia di cercare un nuovo investitore.

Il primo sciopero, di quattro ore, sarà indetto per venerdì a Varese, come ha dichiarato Barbara Tibaldi della segreteria Fiom-Cgil, aggiungendo che quanto accade a Napoli è la conferma che tutte le multinazionali che vengono in Italia, prima o poi, imbrogliano istituzioni, sindacati e lavoratori, lasciando solo desertificazione industriale.

Questo è quanto è stato comunicato ai lavoratori Whirlpool nell'assemblea che si è svolta nello stabilimento di Napoli con i sindacati per concordare il da farsi sulla vertenza.

"La posizione unitaria dei sindacati - come ha dichiarato Rosario Rappa, della Fiom-Cgil di Napoli - è che non ci sono soluzioni alternative: a Napoli si deve continuare a produrre lavatrici. Non siamo disponibili a processi di riconversione e metteremo in moto tutte le iniziative di lotta necessarie". 

Rappa e i lavoratori della Whirlpool di Napoli hanno poi giudicato insufficiente l'atteggiamento del governo, indispettiti anche dalle parole di ieri del ministro Patuanelli che aveva dichiarato di non aver frecce al suo arco per impedire la chiusura dello stabilimento di Napoli.