L'Organizzazione della Cooperazione Islamica, ha condannato duramente Israele per quanto accaduto al confine con la Striscia di Gaza, dove l'esercito di Tel Aviv ha aperto il fuoco contro i manifestanti palestinesi, uccidendone 15 e ferendone oltre un migliaio.

In un comunicato stampa, il segretario generale Yousef bin Ahmed Al-Othaimeen, oltre ad accusare Israele per l'escalation di possibili azioni violente a seguito di tale episodio, aveva invitato il Consiglio di sicurezza dell'Onu ad intervenire per porre fine all'aggressione dello Stato ebraico.

Il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres, sui fatti di venerdì, ha rilasciato una dichiarazione in cui afferma di volere "un’indagine indipendente e trasparente" su quanto accaduto. Da parte del Consiglio di sicurezza, invece, si invita alla moderazione, senza annunciare alcuna azione concreta a seguito della riunione di emergenza che si è tenuta.

Dato che è inutile pensare di poter solo immaginare a delle reazioni da parte degli Stati Uniti, per l'Unione europea, i 15 civili palestinesi uccisi dall'esercito israeliano hanno equivalso ad una dichiarazione di Federica Mogherini, che ha chiesto un'indagine sull'uso di proiettili veri da parte da parte delle forze armate israeliane. Niente di più.

Invece, è stata molto più netta la protesta del premier turco Erdogan, una protesta che non nascondeva comunque secondi fini.

Sabato, Erdogan ha espresso una ferma condanna contro il governo israeliano per l'attacco di venerdì, definito "disumano". Successivamente, Erdogan ha poi aggiunto di non aver sentito, in relazione al "massacro compiuto da Israele a Gaza" la stessa indignazione da parte di coloro che invece hanno criticato l'operazione dell'esercito turco ad Afrin.

L'Unione europea - ha proseguito il premier turco - ha criticato l'offensiva su Afrin due settimane fa, mentre la milizia curda l'ha definito "un'occupazione". Questa è la prova evidente - ha concluso Erdogan - della mancanza di sincerità da parte di coloro che si concentrano su quanto fa la Turchia, ma non dicono nulla sul fatto che Israele fa fuoco su chi manifesta all'interno del proprio territorio.

Erdogan, infine, ha detto anche di aver parlato, venerdì, con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump chiedendogli se non fosse giunto il momento di un intervento da parte degli Stati Uniti.

La risposta di Netanyahu ad Erdogan qual è stata? Che "l'esercito più virtuoso al mondo [quello di Israele, ndr.] non prenderà lezioni da chi, da anni, sta bombardando indiscriminatamente la popolazione civile".

L'Organizzazione per la liberazione della Palestina (OLP), tramite un suo membro, sabato ha accusato Stati Uniti e Regno Unito di aver scelto di essere complici delle persistenti violazioni e delle violenze compiute da Israele, per aver impedito al Consiglio di sicurezza dell'ONU di rilasciare una dichiarazione di condanna per il massacro avvenuto a Gaza.

Nessuno dei due Paesi ha mostrato il coraggio morale o politico che possa arginare il comportamento illegale da parte di Israele. L'esercito israeliano ha usato una violenza inaudita, schierando oltre 100 cecchini che, contro dei manifestanti, hanno fatto uso di lacrimogeni, proiettili di acciaio rivestiti di gomma e proiettili veri... davanti agli occhi di tutta la comunità internazionale.

Nonostante ciò, il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite non è riuscito a concordare una dichiarazione di condanna per le gravi violazioni compiute da Israele.

La dichiarazione dell'OLP si conclude, oltre che con le condoglianze alle famiglie e ai conoscenti delle vittime e agli auguri di pronta guarigione ai feriti, auspicandosi che la comunità internazionale adotti misure punitive e sanzioni contro Israele in relazione all'occupazione, augurandosi che la Corte penale internazionale acceleri le sue indagini ed intraprenda azioni concrete.