I comuni soffrono la crisi energetica salgono le bollette. In attesa degli aiuti concessi dal governo della serie "con una mano te li do e con l’altra li riprendo".

Gli enti locali sono con l’acqua alla gola nella ricerca di soluzioni per poter sostenere questi ingenti incrementi economici. Si parla di spegnere l’illuminazione o di ridurre le temperature, tutte soluzioni drastiche e svilenti.

Gli enti pubblici ad esempio, dovrebbero essere esentati se non totalmente almeno all’80% al costo dell’Iva, totalmente inutile per un Comune e che gli farebbe risparmiare oltre il 20% sui bilanci e quindi altro che PNRR.

Dovrebbe inoltre essere consentita una revisione generale dei contratti pubblici pluriennali, consentendo correzioni a quelli eccessivamente onerosi senza penalizzare l’ente stesso.

La pubblica amministrazione è carente di strumenti di autotutela ed in una situazione come questa diventa un danno maggiore per le casse, ne conseguono disservizi o impoverimento degli stessi a scapito dei cittadini.