Anche Alphabet, la società madre di Google, non ha voluto essere da meno rispetto agli altri giganti dell'HiTech e, pertanto, ha anch'essa annunciato una riduzione del proprio personale pari a circa 12.000 dipendenti, ovvero il 6% della sua forza lavoro.
L'amministratore delegato di Alphabet, Sundar Pichai, ha regso noto il taglio ai dipendenti in una nota interna in cui spiega loro che l'azienda ha rivisto i suoi prodotti e le sue priorità, portando per questo a una riduzione di posti di lavoro, anche a seguito di "una diversa realtà economica".
I licenziamenti riguarderanno tutti i dipendenti Alphabet a livello globale, ma da subito interesseranno quelli che lavorano negli Stati Uniti. I tagli saranno applicati in tutti i settori dell'azienda.
Pichai si è detto dispiaciuto per la decisione e per le scelte che l'hanno causata, di cui si assume la piena responsabilità, escluso il fatto di trarne le conseguenze... dimettendosi!
Naturalmente la notizia dei licenziamenti, che dagli investitori vengono percepiti come possibilità di maggiori futuri rendimenti e guadagni, ha fatto salire del 3% le quotazioni del titolo Alphabet nel trading pre-apertura.
Anche Alphabet, così come Microsoft, indica nel settore dell'intelligenza artificiale generativa la nuova miniera d'oro su cui le Big Tech baseranno in futuro i propri utili.