Il progetto “Land Art in Cascina” ha aderito all'iniziativa “Lenzuolo SOSpeso” dell’artista Silvia Capiluppi.

Il progetto “Lenzuolo SOSpeso”, è un progetto che si sviluppa come un sequel di performance collettive a cui sono chiamati tutti coloro che frequentano spazi sociali, culturali o d’arte. I partecipanti danno il loro contributo ricamando e richiamando con un filo rosso i nomi propri o delle donne  vittime di soprusi o violenze, un filo rosso per ricordare e affermare,  simbolicamente e non solo, che le donne ci sono e che il loro impegno contro la violenza di genere non verrà mai a mancare. 

In una società che corre sempre più in fretta , dove l’indignazione per una donna violata ha una durata piuttosto breve, con questa performance si invitano le persone soffermarsi per dedicare del tempo al ricamo , tempo  che ben si coniuga con momenti di riflessione e meditazione.

All’interno dell’evento  “Land Art in Cascina” a Lodi, curato dall’artista Angelo Reccagni e svoltosi in un cascinale del lodigiano , artisti partecipanti e pubblico , si sono inseriti nel percorso del “Lenzuolo SOSpeso”, realizzando un proprio lenzuolo.

Un lenzuolo , chiamato “lenzuolo  delle rimembranze”, un lenzuolo  che ,  vuole essere un segnale, per attirare l’attenzione sul presente e sul passato delle tante cascine che caratterizzavano e caratterizzano il lodigiano , ovvero, di quelle scomparse e di quelle che andranno, inesorabilmente , anch’esse a scomparire.

Un lenzuolo che vuole metaforicamente associare la cascina al concetto di donna, di donna vittima, alla luce anche di un destino che purtroppo, a volte, in un certo senso, le unisce.

Licia Lucidi