Continua, al di là di ogni logica, la folle campagna di Trump nel voler pretendere di aver vinto le presidenziali Usa del 3 novembre. Una vicenda, altalenante tra caso clinico e caso costituzionale, che però potrebbe mettere a rischio l'elezione dei due senatori repubblicani in Georgia prevista nei primi giorni di gennaio... non tutti gli elettori repubblicani, infatti, sono dei fanatici pistoleri negazionisti e, pertanto, non tutti sembrano gradire un presidente che dichiari di aver vinto le elezioni in cui è risultato sconfitto.

Se i democratici dovessero conquistare i due seggi in ballottaggio il 5 gennaio, al Senato i numeri tra dem e GOP sarebbero in parità 50-50, ma comunque a favore dei dem, grazie al voto della vicepresidente Kamala Harris. Quindi, i repubblicani hanno bisogno di mantenere almeno un seggio per non consegnare il Congresso ai democratici.

Nonostante ciò, Trump, sabato scorso, si è scagliato contro il governatore Brian Kemp perché convochi una sessione speciale della Legislatura per convincere i parlamentari dello Stato a ribaltare il risultato delle urne proclamandolo vincitore in Georgia!

Ma le pretese di Trump di essere stato vittima di una gigantesca e diffusa truffa elettorale non sono state mai provate, tanto che a ribadirlo è stato lo stesso procuratore generale degli Stati Uniti, William Barr, facendo infuriare il presidente in carica, tanto da far dire allo stesso Barr di non esser sicuro se potrà occupare il proprio ruolo fino alla fine del mandato di Trump, cioè il prossimo 20 gennaio.

Ma oltre alla vicenda elezioni, su Trump pesa anche la responsabilità nella gestione della pandemia, le cui conseguenze, ogni giorno che passa si fanno sempre più drammatiche in tutti gli Stati Uniti.

L'ultima dichiarazione su quello che Trump definisce virus cinese, il presidente in carica l'ha fatta domenica annunciando che il suo legale, Rudy Giuliani è risultato positivo al Covid.


L'ex sindaco di New York che, per conto di Trump ha attraversato gli Stati Uniti in lungo e in largo diffondendone il verbo e le falsità ad esso collegate, è ricoverato al Georgetown University Hospital, anche se, in base a quanto dichiarato dal figlio Andrew, suo padre sarebbe in buone condizioni.

Il problema è che in buone condizioni non ci sono oltre 100mila americani, ricoverati, quando possibile, negli ospedali di tutto il Paese. E la situazione è così fuori controllo che in California quasi l'85% dei residenti è stato sottoposto a nuove e radicali restrizioni per combattere il diffondersi del contagio, mentre le terapie intensive dello Stato stanno per esaurirsi.

E neppure il vaccino può essere una soluzione a breve. E lo stesso Biden se ne è reso conto annunciando che da quando entrerà in carica chiederà che gli americani indossino la mascherina per almeno tre mesi, oltretutto esprimendo più di un dubbio sulla reale disponibilità, in breve tempo, di tutte le dosi di vaccino annunciate da Pfizer e Moderna.