Martedì, la Polonia ha dichiarato di aver presentato una richiesta formale alla Germania per consentire l'invio dei suoi carri armati Leopard 2 verso l'Ucraina, aumentando in tal modo la pressione su Berlino, finora restia nel voler fare altrettanto con quelli a difesa del suo territorio. In base agli accordi di fornitura dei Leopard, la Germania deve dare la propria autorizzare a qualsiasi re-esportazione.

L'Ucraina preme per avere i carri armati tedeschi perché, oltre ad essere molto ben corazzati, darebbero all'esercito maggior mobilità e protezione in vista di una nuova offensiva russa che Kiev si aspetta all'inizio della primavera e lo aiuterebbero anche a riprendere alcune dei territori adesso in mano russa.

Scholz, però, ha finora esitato ad inviare i Leopard,  frenato anche dal suo partito (SPD), che teme ricadute con Mosca e un escalation nel conflitto. Lo scorso fine settimana, però, il nuovo ministro della Difesa tedesco, Boris Pistorius, aveva dichiarato che la Germania non si stava opponendo all'addestramento delle truppe ucraine da parte di altri paesi per utilizzare i carri armati Leopard, mentre sul tema sono in corso colloqui con la Nato, il cui risultato, secondo quanto riferito dal segretario Stoltenberg, sembra far ritenere che Berlino si orienterà verso il sì:

"Abbiamo discusso la questione dei carri armati. Le consultazioni tra alleati continueranno e sono fiducioso che troveremo presto una soluzione."

La richiesta formale presentata dalla Polonia, adesso metterà ulteriore pressione sul governo tedesco. Questèo è quanto dichiarato dal primo ministro polacco Mateusz Morawiecki in conferenza stampa:

"Spero che la risposta da parte della Germania arrivi in fretta, perché i tedeschi stanno tergiversando, agendo in un modo che è difficile da capire. Vediamo che non vogliono aiutare l'Ucraina a difendersi in modo più ampio". 

La Polonia si aspetta anche che sia l'Unione Europea a pagare per i carri armati che vuole fornire a Kiev (14 Leopard 2 A4), dicendo che sarebbe una prova  di buona volontà da parte di Bruxelles.


Il Cremlino dà per scontato l'invio dei carri e,  in base a quanto afferma il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, la decisione non è di buon auspicio per le relazioni russo-tedesche e influenzeranno inevitabilmente il loro futuro sviluppo.

Oltre che sul piano diplomatico, l'invio dei Leopard potrebbe avere conseguenze immediate sul piano militare, con le forze congiunte di Russia e Bielorussia che hanno comunicato di aver iniziato a rimuovere dai depositi in Bielorussia 170 carri armati, 200 veicoli corazzati da combattimento e almeno un centinaio tra cannoni e mortai di calibro superiore a 100 millimetri.

Se anche Minsk decidesse di entrare in guerra, il rischio di un'ulteriore escalation del conflitto in Ucraina sarebbe inevitabile e, probabilmente, inarrestabile.



Aggiornamento. 

Secondo alcuni media tedeschi, il cancelliere tedesco Olaf Scholz avrebbe deciso di dare il via libera all'invio di carri armati Leopard 2 in Ucraina. I Leopard 2 sono fabbricati in Germania e la loro esportazione deve essere approvata da Berlino. In precedenza, la Germania aveva esitato a inviare i Leopard o a consentire ad altre nazioni di farlo a causa del timore di un escalation del  conflitto in Ucraina. Non c'è ancora stata alcuna dichiarazione ufficiale da parte del governo tedesco.

Tuttavia, Marie-Agnes Strack-Zimmermann dell'FDP, che presiede la commissione Difesa del parlamento tedesco, ha commentato la notizia in questi termini:"La decisione è stata dura, ci è voluto troppo tempo, ma alla fine era inevitabile", ha detto, aggiungendo che sarebbe stata un sollievo per "il ferito e coraggioso popolo ucraino".