Il Milan dà il benservito a Rangnick e conferma Pioli fino al 2022
A differenza di quanto ci si poteva attendere - complice anche l'espulsione di un giocatore della squadra avversaria - la partita del Milan con il Sassuolo, valida per la 35.esima giornata di Serie A, non è stata poi così avvincente e interessante. E' terminata 2-1 a favore dei rossoneri, che giocavano in trasferta, grazie a due reti di Ibrahimovic.
A far notizia, invece, è stato quanto accaduto nel fine partita, quando, a sorpresa, è arrivata la notizia della riconferma di Stefano Pioli alla guida del Milan, con un contratto che lo legherà alla società fino al giugno del 2022.
Questo il comunicato ufficiale del club rossonero:
Stefano è approdato alla guida tecnica del Milan nell'ottobre 2019 con un accordo fino al termine della stagione. Ha saputo gestire brillantemente sia il blocco dovuto alla pandemia da Covid-19 che il riavvio della stagione in corso, con un approccio concreto e positivo, facendo crescere tutta la squadra."Sono molto felice per questo accordo" - ha dichiarato l'Amministratore Delegato del Club Ivan Gazidis - "Stefano ha dimostrato di essere in grado di offrire quella visione del calcio che pensiamo e vogliamo per il nostro Club, un calcio entusiasmante, moderno e appassionato. Questa non è una decisione basata sulle recenti vittorie, ma sul modo in cui Stefano ha costruito spirito di squadra e unità di intenti, il modo in cui ha migliorato le prestazioni dei singoli giocatori e del collettivo, il modo in cui ha fatto sua la nostra visione, e su come trasferisce la sua personalità e i valori del nostro Club".Stefano Pioli ha dichiarato: "Sono felice e orgoglioso della fiducia che ho ricevuto dal Milan. Voglio ringraziare tutti, compresi i nostri fan, che ci mancano molto allo stadio, ma con cui siamo sempre vicini e solidali. Come ho detto molte volte, il nostro futuro è oggi. Dobbiamo restare concentrati e determinati, essere uniti, essere una vera squadra. Siamo all'inizio di un percorso straordinario. Se continuiamo a lavorare in questo modo, cresceremo ancora e saremo sempre più competitivi"."Stefano è diventato il nostro allenatore in un momento molto difficile" - ha dichiarato il Direttore Tecnico Paolo Maldini - "Abbiamo sempre sostenuto che ci sarebbe voluto del tempo per vedere i risultati del suo lavoro e abbiamo avuto la conferma che la qualità e la professionalità pagano sempre. Stefano è l'uomo giusto per guidare la squadra che vogliamo: una squadra di successo, giovane e affamata di vittorie".
Roba da stropicciarsi gli occhi, tanto pare incredibile. Fino a poche ore prima, infatti, era dato per certo l'arrivo di Ralf Rangnick dal Lipsia che avrebbe dovuto svolgere, oltre al ruolo di tecnico, anche quello di direttore sportivo a partire dalla fine dell'attuale stagione. Una decisione maturata da tempo e che aveva indotto Boban, in disaccordo, a dimettersi dal club - la vicenda ha avuto anche strascichi legali - e Maldini ad un passo dall'addio.
Adesso, improvvisamente, Rangnick era solo una possibile alternativa a Pioli! Ecco quanto ha dichiarato stamattina l'a.d. del Milan Gazidis all'Ansa:
"Come abbiamo detto più volte, Stefano Pioli è sempre stato candidato per il futuro, per mettere in atto la nostra visione di un Milan competitivo e moderno. Naturalmente, come ad del Club, ho il dovere di valutare tutte le possibili opzioni per il bene del Milan, ma ho un rapporto eccellente con Stefano e lo ho sempre considerato un professionista straordinario, un vero leader, e quindi un candidato assoluto per allenare il Milan. Ho avuto dei contatti con altri possibili candidati in passato, ma ritengo vi sia stata troppa speculazione mediatica, visto che non abbiamo mai siglato alcun accordo o pre-accordo con nessun altro allenatore oltre a Stefano Pioli.Smentisco vi siano impegni economici o penali per il club [con Rangnick, ndr]. Ripeto: mai nessun accordo è stato siglato con altri possibili candidati. Pioli è la mia prima scelta come allenatore, e sono felice ci siamo assicurati le sue capacità per il progetto che abbiamo davanti. Ora dobbiamo concentrarci nel finire in modo positivo questa stagione, per poi preparare al meglio la prossima stagione, con il poco tempo che avremo a disposizione".
Inutile aggiungere che la decisione del Milan è sembrata a tutti sorprendente, anche se non incomprensibile visti i risultati ottenuti in campionato. Non sono mancate critiche e ironie sull'attuale dirigenza oltre alle solite dietrologie, che hanno voluto collegare questa scelta ad un ormai imminente cambio di proprietà. L'arrivo di Rangnick sembrava dovuto anche alla sua abilità nello scoprire talenti e nell'allestire squadre più che competitive spendendo poco, sia per gli acquisti che per gli ingaggi.
Parlando di scossoni ai vertici, vale la pena ricordare che per l'attuale presidente del Milan, Paolo Scaroni, il procuratore aggiunto di Milano, Fabio De Pasquale ha chiesto 8 anni di carcere, al termine della sua requisitoria nel processo sulla presunta maxi tangente da 1 miliardo e 92 milioni di dollari che Shell ed Eni, di cui al tempo Scaroni era amministratore delegato, avrebbero pagato nel 2011 ad alcuni politici nigeriani per l'esplorazione del giacimento petrolifero Opl-245, .