Ancora molta confusione e qualche spiraglio di luce in relazione al cessate il fuoco a Gaza.
Le ultime notizie riportano il sì di Hamas alla liberazione di Edan Alexander, militare israeliano in possesso anche di un passaporto USA fatto prigioniero il 7 ottobre 2023, e alla riconsegna dei corpi di altri quattro prigionieri, anch'essi con cittadinanza statunitense.
Ciò sarebbe frutto di un accordo con gli Stati Uniti che hanno proposto un periodo ponte per estendere il cessate il fuoco a Gaza fino ad aprile, oltre il Ramadan e la Pasqua ebraica, per avere il tempo necessario per negoziare una cessazione definitiva delle ostilità.
La proposta è stata presentata mercoledì dall'inviato speciale degli Stati Uniti Steve Witkoff e dal funzionario del Consiglio per la sicurezza nazionale Eric Trager, secondo una dichiarazione rilasciata dai loro uffici:
"Tramite i nostri partner qatarioti ed egiziani, ad Hamas è stato detto in termini inequivocabili che questo periodo ponte avrebbe dovuto essere implementato presto e che il cittadino statunitense-israeliano Edan Alexander avrebbe dovuto essere rilasciato immediatamente".
Intanto a Gaza proseguono i crimini dello Stato ebraico che, oltre ad impedire l'ingresso degli aiuti umanitari a Gaza, hanno tagliato l'elettricità impedendo agli impianti di desalinizzazione di funzionare, in modo tale che adesso, oltre al cibo, nella Striscia manca anche l'acqua.
Inoltre, le forze di occupazione dello Stato ebraico, nonostante il cessate il fuoco, continuano a sparare e a uccidere: quattro i ragazzi trucidati oggi nei pressi di Gaza City.