Ricordate ad inizio di questa legislatura il deputato velista, il 5 stelle Andrea Mura, espulso dal Movimento per una questione di incomprensione? Dopo essere stato eletto e dopo che i lavori alla Camera avevano avuto inizio, Mura pensava che fosse possibile svolgere i propri compiti di rappresentanza continuando a stare in mare sulla sua barca. In fondo, che problema c'è, aveva detto?
I colleghi del suo gruppo, nonostante siano informali e disposti alle innovazioni, avevano ritenuto che la proposta di Mura fosse eccessiva persino per loro, e così lo avevano gentilmente invitato a continuare a stare in mare, dimettendosi però dal proprio incarico di parlamentare.
Incredibilmente, Mura si è dimesso per davvero. Così, per occupare il suo seggio, divenuto vacante, si sono dovute fare delle elezioni suppletive che hanno avuto luogo domenica scorsa e che hanno portato a questo risultato: Andrea Frailis (centrosinistra) 40,46% dei voti (15.581), Luca Caschili (5 Stelle) 28,9% 11.139 voti) e Daniela Noli (centrodestra) 27,8%. All'elezione partecipavano anche i non fascisti di Casapound, rappresentati da Enrico Balletto che con 1.083 voti ha ottenuto solo il 2,81% delle preferenze.
Va ricordato anche che a votare sono andatai realmente in pochi, visto che l’affluenza non ha superato il 15,6% dei 251mila aventi diritto che si è recato alle urne. Comunque, rimane sorprendente, e forse significativa, la vittoria del candidato del centrosinistra. Infatti, rispetto agli altri candidati era l'unico che poteva non contare sull'appoggio di un partito di riferimento, viste le condizioni del centrosinistra e del Pd, che un segretario ancora non lo ha, come neppure una linea politica da indicare agli elettori.
Nonostante ciò, e chissà se non proprio per questo, Andrea Frailis è colui che ha ottenuto più voti di tutti. Va bene che era solo un'elezione marginale, ma va ricordato che negli ultimi giorni in Sardegna erano andati tutti i big degli altri partiti, a partire da Salvini che ha postato i suoi bagni di folla plaudente in varie piazze dell'isola, tanto da fargli dire: "Da quello che sento attorno a me, la Lega governerà presto sia l’Abruzzo che la Sardegna."
Lo stesso Di Maio aveva fatto il suo pellegrinaggio provando a raccattare voti con il reddito di cittadinanza, mentre Berlusconi aveva fatto ricorso al suo repertorio classico annunciando i "soliti" progetti da realizzare post voto, in caso di vittoria.
Ovviamente, i candidati del Pd stanno provando adesso a mettere ognuno il proprio cappello sul risultato in Sardegna, ma quello che fa più rumore è il silenzio dei due araldi del cambiamento che, evidentemente, ancora non riescono a spiegarsi il perché, nonostante lo straripante successo che pare l'Italia tributi loro, non solo abbiano perso un seggio, ma abbiano perso pure dei consensi, con i 5 Stelle che a marzo 2018 avevano ottenuto in quello stesso collegio il 38,4% dei voti, mentre il 32% era stato quello ottenuto dal centrodestra.