A gennaio l'Istat ha stimato il dato congiunturale del commercio al dettaglio in calo del -0,1% in valore e del -0,3% in volume. Le vendite dei beni alimentari sono stazionarie in valore e registrano una diminuzione del -0,4% in volume, mentre quelle dei beni non alimentari subiscono una lieve flessione sia in valore (-0,1%) che in volume (-0,2%).
Nel trimestre, periodo di riferimento novembre 2023 - gennaio 2024, le vendite al dettaglio aumentano in valore (+0,3%) e calano in volume (-0,1%). Si registrano variazioni di segno analogo sia per le vendite dei beni alimentari (rispettivamente +0,4% in valore e -0,3% in volume) sia per quelle dei beni non alimentari (+0,2% in valore e -0,1% in volume).
Su base tendenziale, le vendite al dettaglio aumentano del +1% in valore e registrano un calo in volume del -2,1%. Le vendite dei beni alimentari crescono in valore (+2,4%) e diminuiscono in volume (-2,8%); quelle dei beni non alimentari calano sia in valore (-0,2%) sia in volume (-1,6%).
Per quanto riguarda i beni non alimentari, si registrano variazioni tendenziali eterogenee tra i gruppi di prodotti. L'aumento maggiore riguarda i Prodotti di profumeria, cura della persona (+5,8%), mentre registrano il calo più consistente Elettrodomestici, radio, tv e registratori (-4,9%).
Rispetto a gennaio 2023, il valore delle vendite al dettaglio è in crescita per la grande distribuzione (+1,4%), per le vendite delle imprese operanti su piccole superfici (+0,5%) e il commercio elettronico (+1%), mentre diminuiscono le vendite al di fuori dei negozi (-0,4%).