Secondo quanto riporta il sito Axios, Biden appare sempre più preoccupato della retorica israeliana sulle necessità, se non della inevitabilità di una guerra contro il Libano. Per tale motivo, lunedì il consigliere capo del presidente, Amos Hochstein, si recherà a Tel Aviv per discutere su tale argomento.

Ormai, gli scontri al confine con i due Paesi sono giornalieri e sempre più intensi.

Venerdì, l'esercito israeliano ha lanciato un bombardamento di artiglieria contro la periferia delle città del Libano meridionale, tra cui Alma Al-Shaab e Al-Dhahira, dopo che nella notte tra giovedì e venerdì nell'alta Galilea sono scoppiati gravi incendi a seguito dell'attacco missilistico lanciato contro Safad, che ha visto un'interruzione di corrente in alcune parti della città.

Hezbollah ha dichiarato di aver preso di mira alcuni siti israeliani e raggruppamenti militari, rilevando di aver procurato vittime, affermando anche che una base di difesa aerea nella caserma Beriya era stata presa di mira con numerosi lanci di razzi Katyusha.

Una fonte libanese vicina a Hezbollah - per cui non è da escludere l'inattendibilità della notizia -  ha affermato di aver ricevuto riscontri da fonti di sicurezza europee che la risposta di Hezbollah all'assassinio a Beirut del numero due del Movimento ha provocato 22 morti e 74 feriti nell'Unità 8200.

Secondo Al-Mayadeen, tale sarebbe il numero delle vittime dell'intelligence militare israeliana a seguito degli attacchi alle basi "Glilot" e "Ein Shemer", durante l'Operazione Arbaeen.

Rimanendo in Libano, oggi, il segretario generale di Hezbollah, Sayyed Hassan Nasrallah, ha ricevuto una lettera di ringraziamento dal capo del movimento Hamas, Yahya Sinwar: "Abbiamo ricevuto con grande apprezzamento e orgoglio il vostro messaggio di condoglianze per i nostri martiri, il capo del movimento ufficio politico, il comandante martire Ismail Haniyeh, e il suo compagno, il fratello mujahid Wassim Abu Shaaban, Abu Anas".

L'ufficio di Sinwar ha anche ringraziato nel suo messaggio la solidarietà della Resistenza Islamica in Libano nei confronti della resistenza palestinese e del suo popolo nella Striscia di Gaza: "Ringraziamo la vostra solidarietà mista a sentimenti sinceri e nobili, espressa dalle vostre azioni benedette sui fronti dell’asse della resistenza, con il sostegno e il coinvolgimento in questa battaglia, chiedendo a Dio Onnipotente che benedica il vostro sforzo e protegga voi e il vostro Paese da ogni male".

Sinwar ha poi dichiarato: "Il nostro leader martire, il simbolo della nazione e della Palestina, si è unito nella battaglia dell'alluvione di Al-Aqsa, una delle battaglie storiche più onorevoli del nostro popolo palestinese, al cammino dei leader martiri , in modo che il suo sangue e quello dei suoi figli, dei suoi nipoti e della sua famiglia si incontrino, con i grandi sacrifici fatti dal nostro popolo a Gaza, in Cisgiordania e a Gerusalemme e nell’intero territorio occupato"."Ciò costituisce una conferma che il sangue dei nostri leader e dei mujaheddin non è più prezioso del sangue del nostro popolo, e che questo sangue puro e questi benedetti convogli di martiri aumenteranno in fermezza e forza di fronte ai nazisti, l'occupazione sionista."

Il messaggio si conclude con la promessa che il movimento resterà fedele al sangue dei martiri e agli alti principi invocati dal comandante martire Ismail Haniyeh, che si riassumono "nell'unità del nostro popolo palestinese nella scelta della jihad e della resistenza, e nell’unità, con al centro l’asse della resistenza contro il progetto sionista in difesa della nostra nazione e dei nostri luoghi santi, primo fra tutti Gerusalemme, intesa anche come capitale".