Nella sede milanese di Anima Confindustria si è svolta l’assemblea dei Soci Uman: un appuntamento che ha visto riunite le aziende italiane del comparto antincendio per fare il punto sulle attività in corso e per definire l'avvio di nuovi progetti associativi.

Per quanto riguarda il dettaglio dei temi discussi, le imprese associate hanno manifestato il loro consenso alla prosecuzione delle iniziative messe in atto da Uman utili sia all’innalzamento degli attuali livelli di sicurezza in tutti gli ambiti che alla regolamentazione del mercato della manutenzione antincendio.

Le criticità del Decreto Controlli 

In particolare, come specificato dal presidente di Uman Roberto Borraccino, l’associazione si impegnerà per il superamento di alcune criticità dell’attuale quadro legislativo che regolamenta le attività di manutenzione di sistemi e attrezzature antincendio: “Con l’emanazione del decreto del Ministero dell’interno 1° settembre 2021 è stata introdotta solo la qualificazione obbligatoria dei tecnici manutentori di presidi antincendio.

Questo atto contribuisce alla regolamentazione del mercato ma comporta di fatto l’interruzione del legame “azienda di manutenzione + figura professionale”, che è l’unico sistema organico che consente di garantire nelle attività di manutenzione antincendio la necessaria complementarità delle competenze di impresa e tecnici manutentori – ha spiegato Borraccino -. Il servizio di manutenzione antincendio poggia su due pilastri: l'azienda di manutenzione propriamente detta e il tecnico-manutentore. È proprio la complementarità delle competenze, delle esperienze e delle abilità di queste due componenti che determina il livello qualitativo del servizio di manutenzione e, per tale ragione, una qualificazione del settore manutentivo antincendio dovrebbe interessare entrambe. Per far fronte a questa non completa organicità, risulta indispensabile che UMAN continui il dialogo con le Istituzioni già avviato da tempo”.


I bonus edilizi per la sicurezza antincendio

I soci di Uman hanno anche dato pieno consenso anche alla prosecuzione del dialogo con le Istituzioni per chiedere interventi da attuare a livello nazionale per promuovere, nei confronti dei cittadini e delle imprese, l’adozione di soluzioni tecnologicamente avanzate e sostenibili per la protezione contro gli incendi, attraverso 
l’implementazione di un approccio della gestione del rischio “incendio” fondato sull’incentivazione alla prevenzione e protezione.

“È indispensabile proseguire il dialogo con le Istituzioni affinché sia introdotta una visione strategica della sicurezza antincendio con la previsione dell’inserimento dei sistemi di protezione antincendio tra le opere beneficiarie di bonus fiscali – ha concluso Borraccino -. Come le agevolazioni in ambito edilizio hanno dato un importante impulso agli interventi di riqualificazione edilizia e alla valorizzazione del patrimonio immobiliare del Paese, la previsione di incentivi per la protezione antincendio consentirebbe di innalzare di gran lunga gli attuali livelli di sicurezza, contribuendo anch’essi al raggiungimento degli obiettivi nazionali ed europei per una qualità dell’abitare più sostenibile e sicura: creando un sistema premiante che consenta di percepire gli investimenti in materia di sicurezza antincendio non più come un mero onere amministrativo ma come un investimento”.