Stare con le forze dell’ordine non significa affatto assecondare ogni loro azione anche quando viola la Costituzione e le regole dell’ordinamento giuridico che garantiscono la civile convivenza.
Sarebbe opportuno spiegare per prima cosa che la libera manifestazione del pensiero è costituzionalmente garantita e non occorre alcuna autorizzazione per poterla esercitare.
Le forze dell’ordine dovrebbero conoscere bene tali principi poiché dovrebbero essere composte da professionisti che adeguatamente formati dovrebbero sapere con chi, come e quando usare la forza. Questa è la loro funzione nella tutela dell’ordine pubblico e della sicurezza, nulla di più e nulla di meno.
Tra i compiti delle forze dell’ordine non c’è sicuramente quello di manganellare ragazzini indifesi. Tali intemperanze sono ingiustificabili. Ha ragione il Presidente della Repubblica: “Manganellare i ragazzi è un fallimento”.
Dire che quei ragazzi hanno usato violenza nei confronti delle forze dell’ordine significa mistificare la realtà. I tantissimi filmati visibili in rete a chiunque, sono eloquenti e smentiscono qualsiasi strumentalizzazione da bar dello sport.
Io sto con le forze dell’ordine e cioè con coloro che svolgono il loro ruolo con dignità e onore osservando nei minimi dettagli la loro Bibbia: la Costituzione repubblicana.
Chi veramente sta con le forze dell’ordine dovrebbe pretendere chiarezza e ammettere che si possa sbagliare. Gli agenti violenti vanno isolati e puniti quando non svolgono in modo legittimo il loro dovere.
Essere dalla parte delle forze dell’ordine significa individuare chi eventualmente ha commesso reati e punirlo. Il diritto più importante di tutti è quello della libertà di parola. Quando questo diritto è represso con la violenza la democrazia è a rischio.