All’Eurogruppo dei ministri dell’Economia c’è stato un contrasto molto violento tra la posizione italiana e quella dell’Olanda,  uno dei paradisi fiscali dell’Europa.

Lodevole  è stata la risposta del nostro Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, il quale ha affermato che senza gli Eurobond potremo “cancellare l’Europa e ognuno andrà per conto proprio” e che tale durezza rappresenterebbe il fallimento dell'Unione europea.

Viceversa l’Olanda che, con i sui no in difesa di tulipani e paradisi fiscali, si è posta fuori dall’Europa, proprio secondo quanto dispongono i trattati europei.

Infatti, secondo la Convenzione di Vienna, lo Stato che persegue uno “scopo” opposto a quello dei trattati deve essere considerato fuori dei trattati stessi, e lo scopo fondamentale dei trattati europei è proprio quello della solidarietà economico-sociale fra gli Stati.

La pandemia non ha confini, così come non deve averne la solidarietà. 
Le istituzioni europee stanno esprimendo tutta la loro arcaica inadeguatezza. 

Per innovare l'Unione europea occorre concepire nuovi  modelli di cooperazione, molto diversi dalla governance dell'Eurozona.  
È una risposta coraggiosa,  che comporta, a breve termine, delle rinunce in termini di tornaconto nazionale ed elettorale.