Evasione ed elusione fiscale, per un ammontare di cento miliardi di euro all’anno, pari a circa quattro manovre finanziarie.

Un esercito di “furbetti&furbacchioni” che campano sulle spalle dei contribuenti onesti. Milioni di concittadini che la fanno sempre franca con il fisco, per il quale sono dei perfetti sconosciuti, dei fantasmi che però usufruiscono di quei servizi pubblici che se si reggono ancora in piedi lo devono al salasso che subiscono quotidianamente coloro che ormai sono incasellati – senza via di scampo – negli archivi dell’Agenzia delle entrate.

E poi ci vengono a dire che i soldi non ci sono per aumentare gli stipendi e per pensionare i lavoratori ad un’età che non sia prossima al camposanto e con un assegno dignitoso!

I soldi ci sono, ma loro vanno a prenderli solo dove è più facile, ovvero, dai “soliti fessi”: lavoratori dipendenti e pensionati!

Eppure basterebbe così poco per far pagare le tasse a tutti!

Lasciando da parte controlli e accertamenti, due sarebbero le strade da seguire per far sì che tutti paghino al fisco il giusto e per quanto dovuto:

Eliminare il denaro contante, sostituendolo con la tracciabilità dei pagamenti a mezzo bonifico e pos.

Far detrarre tutte le spese sostenute, magari  stabilendo un tetto minimo di spesa.
Volere è potere, ma la politica da questo orecchio non ci sente e preferisce spremere sempre e soltanto i “soliti fessi”!