La quotazione del petrolio ha raggiunto i massimi nel mese di marzo. La spinta all'oro nero è arrivata dai fattori di tensione sul fronte internazionale, innescati dagli attriti tra Usa e Iran.

La quotazione di WTI (West Texas Intermediate) e Brent continua così a marciare al rialzo, con la prima che ha raggiunto quasi i 65 dollari a barile e la seconda quasi 70, in aggiunta ad un quadro tecnico che conferma ulteriori possibilità di apprezzamento.

Secondo gli analisti, l'ingresso di John Bolton nell'amministrazione Trump nel ruolo di consigliere per la sicurezza nazionale è un segnale che i rapporti con Teheran in futuro non potranno che peggiorare.

Questa possibilità non potrebbe che influenzare negativamente (in base ai punti di vista) la quotazione del greggio spingendola al rialzo.