Monopattini e bici: prima la sicurezza
Il nuovo Codice della Strada potrebbe adottare «casco, assicurazione, freccia e targa obbligatoria per le bici ed i monopattini», secondo la proposta del ministro Salvini.
In termini di sicurezza, certamente l'obbligo di indossare il casco si presta a poche obiezioni, anzi nessuna: la testa va protetta dalle cadute.
Ma cosa dire della assicurazione obbligatoria?
Che la bicicletta può - come la motocicletta o l'automobile - essere causa di incidenti anche complessi, gravi o mortali.
L'esigenza della targa, viceversa, si pone solo in casi specifici, quando il veicolo viola il codice della strada o arreca danni ad auto o pedoni.
Ad esempio, senza targa diventa molto difficile segnalare o multare le biciclette che dovrebbero essere condotte a passo d'uomo o a mano quando c'è rischio oppure quelle che non rispettano il corretto senso di marcia andando contromano.
Queste - insieme alla segnalazione di cambio corsia (freccia) - sono proprio le criticità più sentite da parte della grande maggioranza della popolazione che va a piedi e/o usa moto, auto, bus e tram.
Criticità diventerebbero cruciali, se il nuovo Codice della Strada irrigidisse - giustamente - le modalità di sorpasso delle biciclette da parte delle autovetture.
A proposito di monopattini, riguardo quelli 'giocattolo'' va certamente gestito l'uso che ne possono fare i ragazzini under14 che li usano anche solo per andare a scuola, cioè per marciapiedi e strade senza però conoscere il codice della strada nè essere responsabili e neanche identificabili.
Riguardo i monopattini a motore, la velocità li rende ormai analoghi agli scooter di 40 anni fa: a parte casco, targa e assicurazione, almeno per loro l'uso sulle strade sconnesse va regolato per evidenti motivi di sicurezza, vista la dimensione delle ruote e la postura del conducente.
In questo modo poi crollano le vendite e si riducono le libertà?
No, abbiamo sentito le stesse teorie nel caso dei ciclomotori, quando introducemmo nel 1969 l'assicurazione obbligatoria ma non il casco (nel 1986) e la targa (nel 2006).
Ed è sotto gli occhi di tutti la diffusione degli scooter, la loro sempre maggiore sicurezza ed i comportamenti più educati che abbiamo oggi rispetto a 50 anni fa, quando andavano senza casco nè targa o assicurazione.