Politica

Il premier Conte annuncia il "salva Salvini" per la vicenda Diciotti

L'Ansa, giovedì pomeriggio, ha riportato la seguente dichiarazione rilasciata ai giornalisti dal premier Giuseppe Conte, in relazione al voto in Senato sul caso Diciotti:

«Parlare di immunità - ha detto Conte - è uno strafalcione giuridico, definire questo voto un "salva Salvini" è un falso che rischia di favorire il dibattito pubblico.

Bisogna avere chiaro il quesito giuridico a cui saranno chiamati a rispondere i senatori: se abbia agito per il perseguimento di un interesse dello Stato costituzionalmente rilevante o di un interesse pubblico inerente alla funzione di governo o se abbia agito al di fuori del suo ruolo ministeriale per i suoi propri interessi personali.»


Dopo che un "azzeccagarbugli", per conto di Matteo Salvini, ha apparecchiato il caso Diciotti cercando di includerlo nelle tutele della legge costituzionale n. 1/1989, i 5 Stelle adesso cercano di convincere i propri elettori che votare al Senato contro il rinvio a giudizio di Salvini sia l'unica scelta da fare, perché corretta e pertanto dovuta.

Evidentemente, i vertici 5 Stelle reputano i parlamentari del loro gruppo e gli elettori che li hanno votati una mandria da indirizzare di volta in volta dove convergono gli interessi di Di Maio, Di Battista, Casaleggio o chi per loro...

Non sembrano neppure preoccuparsi di essere scoperti. Sono stra-sicuri che, una volta raccontata la novella - condita magari con un po' di sale complottista - questa verrà accettata come rivelazione inappellabile e sacrosanta.

Nella realtà, l'avvocato civilista Conte, che adesso si è trasformato pure in penalista ma che non sembra però essere molto ferrato in diritto costituzionale, cerca di supportare la tesi dell'azzeccagarbugli salviniano che, a questo punto, è da considerarsi la linea ufficiale della maggioranza di Governo.

Quali sono le ragioni dell'interesse pubblico cui si appella Salvini?

Il contrasto all'immigrazione clandestina che "corrisponde a un preminente interesse pubblico, posto a fondamento di precise disposizioni (si veda in particolare l’articolo 10-bis d.lgs. n. 286/1998, che punisce il reato di ingresso e soggiorno illegale nel territorio dello Stato) e riconosciuto dal diritto dell’Unione europea" e "precise considerazioni politiche", da riassumersi con il "fine di verificare la possibilità di un’equa ripartizione tra i Paesi dell’Ue degli immigrati a bordo della nave Diciotti", in base alle "conclusioni del Consiglio europeo del 28 giugno del 2018."

In pratica, l'arrampicata sugli specchi, che adesso non è più da imputarsi al solo Salvini ma all'intero Governo per evitargli il processo, dovrebbe giustificare e rendere plausibile il sequestro di oltre cento naufraghi e il fermo forzato di una nave della Guardia Costiera. E questo perché l'incompetente Salvini pensava, essendo ministro, di poter agire al di là della legge... credeva che tutto gli fosse concesso.

E così i 5 Stelle dell'anti-casta si apprestano a salvare un membro della casta... e per farlo prendono pure per il bavero i loro elettori. È la legge del contrappasso, con i grillini che adesso si trovano a fare le stesse cose di cui accusavano gli altri partiti.

Autore Roberto Castrogiovanni
Categoria Politica
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