Chi è Michael Flynn. Un ex generale dell'esercito Usa nominato da Trump consigliere per la sicurezza nazionale, incarico da cui era stato rimosso dal vicepresidente Mike Pence, per aver dichiarato il falso in merito ai suoi contatti con Sergei Kislyak, l'ambasciatore russo negli Stati Uniti.

L'ufficio del procuratore speciale Robert Mueller, nominato da Trump per indagare sulla possibile ingerenza esercitata dalla Russia sulle elezioni presidenziali del 2016 e su una possibile collusione con lo staff di Trump, ha formalmente accusato Michael Flynn di aver rilasciato false dichiarazioni in merito alle sue conversazioni con l'ambasciatore russo.

Questo venerdì in un'udienza che si è svolta a Wasghington, Flynn ha ammesso le proprie responsabilità dichiarando di aver mentito in relazione alle conversazioni da lui tenute con l'ambasciatore russo nel periodo che ha preceduto l'entrata in carica del presidente Trump.

Il reato per cui Flynn è accusato può prevedere una condanna con una pena detentiva fino a 5 anni. Ma il fatto che abbia ammesso le proprie responsabilità, fa ritenere che Flynn abbia concordato un patteggiamento con Mueller in cambio di notizie rilevanti in relazione all'inchiesta. Ipotesi avvalorata dal fatto che gli avvocati di Flynn hanno informato il team legale di Trump di non poter più discutere dell'inchiesta sul Russiagate, facendo così supporre che Flynn potesse collaborare con l'indagine. E se così fosse, e sono in molti a ritenerlo più che probabile, nelle prossime settimane saranno molte le sorprese che potremmo attenderci.

Nell'inchiesta Russiagate è coinvolta anche un'altra persona vicina a Trump, Paul Manafort che, seppur non abbia avuto un ruolo ufficiale nella nuova amministrazione Usa, ha comunque contribuito per molti mesi alla campagna per la corsa alle presidenziali del tycoon newyorkese.

Paul Manafort, lo scorso ottobre, è stato accusato di riciclaggio, cospirazione contro gli Stati Uniti e spionaggio per conto dell'ex governo ucraino pro Russia di Viktor Yanukovych.