Istat, a maggio 2023 gli autonomi permettono all'occupazione di crescere dello 0,1%
A maggio, l'occupazione continua a crescere, +21.000 i nuovi occupati rispetto al mese precedente, grazie all'aumento degli autonomi, mentre risultano praticamente stabili i permanenti, cui si aggiunge un leggero calo di quelli a termine.
L'occupazione cresce tra gli uomini, gli autonomi, i 25-34enni e coloro con almeno 50 anni; diminuisce invece tra le donne, i dipendenti a termine, i giovani (15-24 anni) e i 35-49enni. Il tasso di occupazione raggiunge il 61,2% (+0,1 punti percentuali).
Il numero di persone in cerca di lavoro diminuisce rispetto ad aprile 2023 (-1,7%, pari a -34.000 unità) tra gli uomini, i 25-34enni e coloro con almeno 50 anni. Il tasso di disoccupazione totale scende al 7,6% (-0,1 punti percentuali), mentre quello giovanile aumenta al 21,7% (+0,9 punti).
Il numero di inattivi tra i 15 e i 64 anni rimane sostanzialmente stabile, con una diminuzione tra gli uomini e i 25-34enni e un aumento tra le donne e coloro con almeno 35 anni. Il tasso di inattività si mantiene invariato al 33,7%.
Nel confronto tra il trimestre marzo-maggio 2023 e il precedente (dicembre 2022-febbraio 2023), si registra un aumento del numero di occupati (+0,5%, pari a +120.000 unità).
La crescita dell'occupazione nel confronto trimestrale è accompagnata da una diminuzione delle persone in cerca di lavoro (-1,6%, pari a -33.000 unità) e degli inattivi (-0,6%, pari a -74.000 unità).
A livello tendenziale, a maggio 2023, il numero di occupati supera quello di maggio 2022 del +1,7% (+383.000 unità). L'aumento coinvolge uomini, donne e tutte le fasce d'età, ad eccezione dei 35-49enni a causa del calo demografico; il tasso di occupazione, che complessivamente aumenta di 1,1 punti percentuali, aumenta anche in questa fascia di età (+0,3 punti) perché la diminuzione degli occupati tra i 35-49enni è meno marcata rispetto alla diminuzione della popolazione complessiva corrispondente.
Rispetto a maggio 2022, sia il numero di persone in cerca di lavoro (-4,8%, pari a -98.000 unità) sia il numero di inattivi tra i 15 e i 64 anni (-2,7%, pari a -351.000 unità) diminuiscono.