"Un Governo vigliacco che non voleva raccontare ai cittadini quello che è accaduto in Italia e prendersi le proprie responsabilità. Grazie a Fratelli d'Italia, oggi il Ministro dell'Interno Lamorgese risponderà in Aula e capiremo come sono andati realmente i fatti riguardanti le piazze di sabato. Gli italiani devono sapere la verità".

Così, la sora Meloni, questa mattina, aveva anticipato l'interrogazione alla Camera alla ministra Lamorgese da parte di Lollobrigida ed altri (la n. 3-02536) per  avere chiarimenti in merito alla gestione dell'ordine pubblico in occasione della manifestazione svoltasi a Roma il 9 ottobre scorso e in ordine allo scioglimento di associazioni sovversive.


È stata la stessa Meloni a presentare l'interrogazione:

"Grazie, Presidente. Ministro Lamorgese, nella lista infinita delle sue inadempienze, figura anche la vergogna della devastazione di sabato scorso, a Roma. Allora, le domande sono molto semplici. Lei è stata avvisata del fatto che in piazza c'erano anche delinquenti, ai quali era stata interdetta la partecipazione a qualsiasi manifestazione, perché considerati pericolosi per l'ordine pubblico? Lei è stata avvertita che quelle persone avevano annunciato, prima sui social, e poi in piazza, dal palco, la loro intenzione di assaltare la sede della Confederazione generale del lavoro? Lei conosceva la natura dell'organizzazione Forza Nuova, che si dichiara neofascista, alla quale queste persone appartengono? E in piazza c'erano anche agenti infiltrati? E perché, se aveva queste informazioni, lei non ha agito di conseguenza, proteggendo tanto la CGIL, quanto le persone che, legittimamente, volevano manifestare contro i provvedimenti del suo Governo, Ministro Lamorgese? Una volta tanto, vorremmo la verità!"


Questa è stata la risposta della ministra dell'Interno, Luciana Lamorgese:

"Grazie, Presidente, onorevoli deputati. Gli onorevoli interroganti, richiamandosi ai disordini verificatisi a Roma lo scorso sabato, durante le manifestazioni di protesta contro il green pass, chiedono di conoscere i motivi per i quali non si sia intervenuto per disporre misure coercitive immediate nei confronti di appartenenti a Forza Nuova, noti per essersi resi responsabili di atti di grave violenza in occasione di analoghe manifestazioni pubbliche. Inoltre, viene chiesto per quale motivo il Governo non abbia proceduto, sulla base delle norme vigenti, allo scioglimento di organizzazioni sovversive, in maniera da garantire l'ordine e la sicurezza pubblica e, al contempo, la pacifica espressione del dissenso.Desidero, prima di entrare nel merito della risposta, associarmi all'unanime condanna che è stata espressa su tali gravi episodi di violenza, che hanno turbato l'opinione pubblica ed esprimere la piena solidarietà alla CGIL, per il vile assalto perpetrato alla sua sede. Allo stesso modo, ribadisco la piena solidarietà alle Forze di polizia e soprattutto ai 38 operatori rimasti feriti in quei frangenti drammatici, per respingere i più facinorosi e contenere la furia devastatrice, che avrebbe potuto determinare conseguenze ancora più gravi.Riguardo alla dinamica dei fatti, è noto che il prossimo 19 ottobre svolgerò, proprio presso quest'Aula, una dettagliata informativa, che si avvarrà delle relazioni che ho chiesto immediatamente al capo della Polizia e al prefetto di Roma. Gli elementi già acquisiti consentono di focalizzare la figura di Giuliano Castellino, il quale, anche in tale circostanza, si è evidenziato per un deciso protagonismo, rilevatosi soprattutto in occasione del suo intervento in Piazza del Popolo, allorché ha preso la parola, facendo riferimento alla volontà di indirizzare il corteo verso la sede della CGIL. Giuliano Castellino è destinatario di Daspo, della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, con obbligo di soggiorno nel comune di residenza, integrato da restrizioni alla mobilità dalle ore 6,30 della mattina, e comunque ha un divieto di mobilità dalle 21 in poi. Tuttavia, la scelta di procedere coattivamente, nell'immediatezza, nei suoi confronti non è stata ritenuta percorribile da parte delle autorità di pubblica sicurezza e da parte dei responsabili dei servizi di sicurezza che erano nella piazza, nella considerazione che un intervento coercitivo, eseguito in un contesto di particolare eccitazione e affollamento, presentava l'evidente rischio di provocare reazioni violente da parte dell'interessato e dei suoi numerosi sodali, con la conseguente degenerazione della situazione dell'ordine pubblico. La condotta di Castellino, evidenziatasi in seguito, anche in occasione dell'assalto alla sede della CGIL, ne ha portato poi all'arresto in flagranza differita, insieme ad altri esponenti di Forza Nuova e a facinorosi e la sua posizione è attualmente al vaglio della magistratura inquirente, per le gravissime contestazioni che gli sono state mosse. Preciso, peraltro, che il Castellino è stato oggetto, nel tempo, di diverse segnalazioni all'autorità giudiziaria, per le violazioni delle prescrizioni sul regime di sorveglianza speciale.

Riguardo alla questione dello scioglimento di organizzazioni a carattere eversivo, è doveroso rilevare come si tratti di un tema di eccezionale rilevanza politico-giuridica e di estrema complessità e delicatezza. Lo testimonia, peraltro, la limitata casistica applicativa della legge n. 645 del 1952, meglio nota come “legge Scelba”. Come ho avuto occasione di dire anche in altri momenti, la questione è attualmente alla particolare attenzione del Governo, la cui azione collegiale potrà indirizzarsi anche sulla base delle valutazioni della magistratura, nonché delle indicazioni del Parlamento, a seguito della mozione già calendarizzata".


E che cosa poteva rispondere la Meloni, se non questo?

"Ministro Lamorgese, questa risposta non è semplicemente insufficiente, è offensiva. È offensiva delle Forze dell'ordine (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia), perché le scene di sette agenti - sette! - lasciati a prendere le bastonate davanti alla sede della CGIL sono indegne. È offensiva delle persone che vogliono manifestare pacificamente contro il vostro Governo ed è offensiva di questo Parlamento, che non è fatto di imbecilli, Ministro Lamorgese.Lei viene qui e ci dice che sapeva e non ha fatto nulla. Lei sapeva e non ha fatto nulla! E, se fino a ieri potevamo pensare che il problema fosse una sua sostanziale incapacità, oggi la tesi che lei ci viene a raccontare in quest'Aula è un'altra, ed è molto più grave: quello che è accaduto sabato è stato volutamente permesso, volutamente permesso! E questo ci riporta agli anni più bui della storia italiana. Calcolo: è stato calcolo! Siamo tornati alla strategia della tensione, Ministro Lamorgese, perché - guardi un po' - il Governo non fa niente, e viene chiamata in causa l'opposizione. E, guardi, chiariamo: noi siamo distanti anni luce da qualsiasi movimento sovversivo, particolarmente da Forza Nuova, non solo per fatto ideologico, ma perché le scelte di queste organizzazioni sono sempre sinistramente proficue per la sinistra. Proficue per una sinistra che vuole dire, facendo accostamenti inesistenti, che anche il partito della destra repubblicana, primo partito italiano, è un partito fuori dalla democrazia e quindi è eversivo e quindi va sciolto, ed è proficuo per un Governo che può far finta di non vedere che in piazza, sabato, c'erano migliaia e migliaia di persone, che hanno il diritto di manifestare il loro dissenso, per non avere un lasciapassare del Governo, e vedere riconosciuto il loro diritto al lavoro! È funzionale a voi, e lo avete consentito, e questa è una vergogna!E allora, colleghi, non ci fate lezioni, perché qui la cosa che più sinistramente somiglia a un regime siete voi!"

In pratica, quanto accaduto sabato è colpa della Lamorgese e della sinistra... anzi, parrebbe pure che il tutto sia stato orchestrato come una manovra di regime contro Fratelli d'Italia.

Volete ridere? Aspettate a farlo, perché alle parole della Meloni possiamo aggiungere anche quelle del suo pseudo alleato, Matteo Salvini, pronunciate stamani durante la conferenza stampa del centrodestra per Enrico Michetti:

"Sono preoccupato... ho chiesto un incontro a Draghi, così il Paese non va avanti. Per me prevenire è meglio che curare: puoi anche avere un genio, ma se la macchina è fuori controllo... Chiederò al presidente Draghi di guidare un percorso di pacificazione nazionale.L' A.d. di questo governo non può permettere che l'Italia vada incontro a questi problemi. Venerdì [15 ottobre, ndr] è una giornata che ha bisogno di unità. O pacifichiamo questo Paese, mettendo al centro il lavoro e non l'ideologia, o non facciamo un buon servizio al Paese.Io la responsabilità non me la prendo. Io sono molto preoccupato che qualcuno porti in Italia un'idea di passato [aggiungendo di non aver né stima né fiducia nei confronti di alcuni ministri e di volerne parlare - anche di questo - con l'amministratore delegato]". "Tra 15 giorni c'è il G20, ci sono cinque scemi disadattati che hanno assaltato la sede di un sindacato, da venerdì il green pass obbligatorio... Alitalia, Ilva, la riforma del catasto, i porti a rischio blocco e qui stiamo a parlare di fascismo? Dopo quindici giorni, grazie a giornalisti arrivati a un infimo livello, di guardonaggio in camera da letto... Il 30 ottobre Roma è sulle tv di tutto il mondo con il G20 e noi come ci presentiamo. Non possiamo fallire. Però se non fermiamo un disadattato con il braccialetto elettronico io sono preoccupato". 

L'arruffapopoli, asfaltatore di tutto e tutti, Matteo Salvini, che si proclama pacificatore e che dà la colpa ai giornalisti responsabili di aver smascherato il fascismo ancora  latente  nel nostro Paese!

Adesso sì che potete ridere... liberamente... fino alle lacrime.