Prendiamo i profili Facebook dei due "profeti" del (post) fascismo di casa nostra, quelli di Giorgia Meloni e Matteo Salvini.

Nel primo, quello della premier, nelle ultime 24 ore si parla dell'incontro con il premier romeno e di una a dir poco trionfale visita nella regione Calabria.

Nel secondo, quello del ministro di Infrastrutture e trasporti, si parla di tutto, dalla battaglia pro-taser a quella contro il politicamente corretto, fino ad arrivare alla celebrazione dell'odierna giornata nazionale del gatto:  

"Nella “Giornata nazionale del gatto”, il pensiero agli oltre 7 milioni di amici felini che arricchiscono la vita delle famiglie italiane. E però crescono in modo allarmante maltrattamenti, abbandoni, uccisioni di gatti e di cani. Questa piaga inaccettabile ha spinto la Lega a condurre in Parlamento due proposte:- un disegno di legge per inasprire severamente le pene per chi si macchia di questi orrendi reati, con aggravanti per la pubblicazione online delle violenze;- l'inserimento nel ddl del nuovo Codice della Strada di una norma per la sospensione o il ritiro della patente per quei criminali che abbandonano per strada i loro animali, provocando incidenti.Una persona che non rispetta gli amici a quattro zampe è la vera BESTIA. Giù le mani".

Come si può comprendere, il ministro Salvini è "sul pezzo" per quanto riguarda la tutela dei "mici del sovranismo"... invece non ha nulla da dire, così come la sua alleata Meloni, su un incidente sul lavoro che a Firenze ha causato la morte di cinque persone e il ferimento di altre tre.

Non è una dimenticanza da poco (a più di 24 ore dalla strage), visto che loro stanno governando e visto che loro regolano leggi e tutele anche sulla sicurezza dei luoghi di lavoro. Lo stesso dicasi per la ministra del Lavoro, che di quanto accaduto a Firenze non sembra neppure esserne stata informata.

Forse perché morire in un cantiere nel 2024 è normale? Oppure perché è meglio non parlarne perché il cantiere è di Esselunga, la cui proprietà contribuisce con generosità a supportare il (post) fascismo? Oppure perché quanto accaduto tira in ballo le ultime modifiche alla normativa sui subappalti pretesa da Salvini, mettendo in imbarazzo l'esecutivo?

Impossibile rispondere a queste domande, anche se in relazione all'ultimo quesito Maurizio Landini, Cgil, qualcosa ha detto in un'intervista a La Stampa dopo la tragedia sul lavoro di Firenze: 

"Chi ha rimesso in piedi quelle norme nel nuovo codice ha compiuto un atto di irresponsabilità totale. Quel che emerge con sicurezza è la perdita di valore del lavoro, per cui le lavoratrici e i lavoratori sono oggi vittime di un sistema non più sostenibile. Siamo di fronte a una violazione delle leggi sulla sicurezza, a ritmi massacranti, a un'età troppo elevata sui cantieri, precarietà altissima, scarsa formazione. Il subappalto a cascata deresponsabilizza i datori di lavoro, scarica tutti i rischi sui lavoratori. E invece, quel che noi chiediamo e che va fatto ora, subito, è una norma che dica: chi vince l'appalto è responsabile di tutta la filiera. Su tutto. A partire dalla sicurezza".

E guarda un po'... in questo caso la Lega di Salvini ha fatto intendere che sia a conoscenza dell'accaduto, tanto che - a stretto giro - ha replicato in questi termini:

"Sono disgustose le parole di Maurizio Landini, che commenta l'incidente sul lavoro a Firenze incolpando anche il nuovo codice degli appalti: il segretario della Cgil ignora che le nuove norme sono state volute dall'Europa, tanto che l'Italia era a rischio infrazione, e che nulla c'entrano con la tragedia. Il livore ideologico della Cgil non si ferma neppure davanti alle tragedie".

Ma è proprio così? Ovviamente no, perché la commissione Ue chiedeva solamente che non ci fossero percentuali predeterminate di subappalto. Salvini, invece, ha deciso di liberalizzare completamente il subappalto, permettendo quello a cascata. E così, è accaduto che a Firenze a finire sotto le macerie del nuovo supermercato Esselunga siano stati dei lavoratori - in subappalto - assunti come metalmeccanici, perché quella tipologia di contratto è più conveniente e perché col contratto edile per poter lavorare bisogna essere formati obbligatoriamente da soggetti abilitati.

"Con il contratto metalmeccanico non solo si risparmia enormemente, ma si superano tutti i sistemi di controllo previsti contrattualmente",

come ha spiegato ieri il segretario generale di Fillea Cgil Firenze, Marco Carletti.

Infine un ultimo addendum, questo tratto dal quotidiano Domani...

Quattro operai morti nel cantiere Esselunga. La strage dei lavoratori non si ferma
di Federico Marconi

"L'impresa esecutrice dei lavori nel cantiere di Firenze è la Attività edilizie pavesi. La società è da sempre molto legata a Esselunga, per cui negli anni ha curato la realizzazione di diversi punti vendita in giro per l'Italia. L'ultimo è quello di Genova San Benigno: inaugurato la scorsa primavera dopo che tra febbraio e aprile 2023 la Asl aveva bloccato il cantiere per due incidenti sul lavoro che avevano ferito quattro operai.La Aep nell'agosto 2020 aveva finanziato la campagna elettorale del presidente della Regione Liguria Giovanni Toti con 50mila euro: i bonifici erano stati ritenuti sospetti dall'Unità antiriciclaggio della Banca d'Italia, anche se poi i magistrati non avevano rilevato nessun elemento penalmente rilevante. Un intreccio, quello tra Toti, Aep ed Esselunga, che aveva innescato grandi polemiche soprattutto per il gran numero di autorizzazioni e permessi che il marchio della grande distribuzione aveva dovuto ottenere per realizzare il superstore. Molte polemiche ci sono state anche a Lodi, dove Aep ha costruito un altro centro commerciale per la famiglia Caprotti.La società di costruzioni aveva versato nel 2020 50mila euro a Fratelli d'Italia. Le donazioni sono riconducibili a un altro grosso affare in cui Aep è coinvolta insieme a Esselunga: la cessione di un terreno e la successiva costruzione di un ipermercato in pieno centro.Un'area appetibile così come quella dell'ex Panificio militare a Firenze, in stato di abbandono da mezzo secolo, dove i lavori di costruzione del nuovo Esselunga sono iniziati nel 2021. Negli ultimi venti anni tantissimi imprenditori avevano provato a mettervi le mani, tra le proteste dei comitati di quartiere. Alla fine l'ha spuntata Esselunga, con una proposta che aveva fatto felice la giunta comunale. Che oggi però non può che piangere tre morti sul lavoro. Gli ennesimi di una strage continua."

e questo da il manifesto...

Subappalti, la trave nell'occhio
di Massimo Franchi

"Anche il committente non è esente da colpe. Nel caso di ieri siamo davanti a una sorta di compromesso storico edilizio: nella rossa Toscana, l'azienda il cui fondatore Bernardo Caprotti è passato alla storia per il libro Falce e carrello (proprio in questi giorni rilanciato dalla figlia ed erede Marina con grande evidenza sui maggiori media) che cercava di denunciare il sistema con cui la concorrenza della Coop riceveva favori dalle amministrazioni ex comuniste arrivando a un monopolio nei supermercati, aveva strappato un appalto molto grande nel capoluogo toscano.Mentre in tutto il mondo si ripensano gli spazi urbani azzerando il consumo di suolo e fermando la deriva dei «non luoghi» come i centri commerciali, il Comune guidato da Renzi e ora da Nardella ha fatto un bell'affare con il pagamento di Esselunga degli oneri di urbanizzazione per costruire. Molto meno lo ha fatto il quartiere che da mesi è alle prese con un cantiere mostruoso che fa tremare i palazzi della zona.Esselunga spinge sempre per ridurre i tempi di realizzazione dei suoi ipermercati e l'anno scorso un cantiere simile a Genova era stato sequestrato per due incidenti gravi nel giro di due mesi e quattro operai feriti seriamente.L'azienda di Caprotti gode di ottima salute e stampa. I suoi spot televisivi hanno ottenuto un'attenzione spasmodica e un dibattito degno di questioni più alte, come la sicurezza sul lavoro che invece interessa a pochi. Magari inserendo un operaio edile nel prossimo spot qualcosa potrebbe cambiare. Ma rovinerebbe la narrazione, Esselunga non lo farà."

Alla domanda di inizio articolo non c'è risposta, ma un'idea sul perché del silenzio di Meloni e Salvini sulla strage di Firenze adesso ce la possiamo fare... ed è quasi una risposta.