Putin ospite d'onore in Cina per celebrare i dieci anni della via della seta
Durante il vertice globale tenutosi a Pechino, il leader russo Vladimir Putin è stato accolto con tutti gli onori, mentre Cina e Russia consolidano una intesa mai tanto stabile quanto i questi ultimi tempi. Il vertice è stato organizzato dal presidente Xi Jinping per celebrare il decimo anniversario dalla firma della Belt and Road Initiative (BRI), la via della seta.
Putin è stato ricevuto come l'ospite d'onore tra i leader e i rappresentanti degli oltre 130 paesi presenti, nonostante l'isolamento diplomatico a seguito dell'invasione ucraina a cui ha fatto seguito un mandato di arresto emesso dalla Corte Penale Internazionale (CPI) per presunti crimini di guerra in Ucraina.
I lavori del vertice sono iniziati con una sontuosa cerimonia di apertura nella Grande Sala del Popolo di Pechino, in cui Xi e Putin hanno fatto il loro ingresso fianco a fianco davanti agli altri leader presenti. A Putin è stato riservato un posto in prima fila, insieme al presidente cinese, per la foto di gruppo, ed è stato il secondo a prendere la parola dopo Xi. Successivamente, i due leader hanno tenuto un incontro bilaterale che è durato tre ore.
Nel suo discorso, Putin ha promesso di sostenere la via della seta di Xi, dichiarando che è "in sintonia con le idee russe" e ha elogiato gli "amici cinesi" per i risultati ottenuti. La Belt and Road Initiative ha visto la Cina spendere trilioni di dollari in progetti di investimento e infrastrutture in tutto il mondo.
Rivolgendosi a una sala piena di delegati, soprattutto provenienti da paesi in via di sviluppo, Putin ha affermato che "Russia e Cina, insieme alla maggior parte delle altre nazioni, condividono aspirazioni di cooperazione e progresso economico".
La visita di Putin si inserisce in un contesto di crescenti preoccupazioni riguardo alla possibile creazione di un blocco da parte di Cina e Russia, mirato a competere con l'Occidente. Entrambi i paesi hanno pubblicamente denunciato l'"egemonia globale" guidata dagli Stati Uniti e hanno sostenuto la necessità di un mondo "multipolare" con più centri di potere.
In occasione dell'anniversario della Belt and Road Initiative, la Cina ha pubblicato due libri bianchi che posizionano la BRI come il fondamento di un nuovo ordine mondiale, più giusto e inclusivo. Nel suo discorso, Xi ha enfatizzato questo punto, affermando che la BRI "rappresenta l'avanzamento dei nostri tempi e la giusta strada da seguire" ed è "dalla parte giusta della storia". Ha condannato il "confronto ideologico, la rivalità geopolitica e le politiche di blocco", le sanzioni unilaterali e il "disaccoppiamento" delle catene di approvvigionamento.
Il vertice di Pechino ha attirato principalmente paesi provenienti dall'Africa, dal Sud-Est asiatico e dal Sud America, e tra i partecipanti figura anche il primo ministro ungherese Viktor Orban, oltre a rappresentanti del governo talebano dell'Afghanistan.