Catania – Vicenda infinita del Comitato “Ridateci casa nostra!”
Malgrado i controlli e le varie denunce penali e civili, nessun controllo è stato mai volto a verificare i residenti o lavoratori nel B&B “Sweet Suite dreams”, di proprietà di Giuliano Castorina, coordinatore del Comitato “Ridateci casa nostra!”.
“La triplicata capacità ricettiva sembra non essere reato per loro. – ha spiegato Castorina – Ieri l’altro si sono presentate la magistrata ed il mio avvocato difensore, perché tra poco è il padrone di casa a doversi difendere da finte ricevute e bonifici di altri o vecchi, che passano per nuovi, e pagamenti fatti al vecchio avvocato, che non erano i miei affitti da percepire, come si vuole fare credere; ma una difesa ad una denuncia, che aveva paradossalmente fatto il vicino alla donna titolare del B&B di casa mia. Deluso dal vedere che non si rispettano neanche i morti e si evince dall’avere staccato i lutti dell’anniversario di mio padre (cosa indegna): di fatti nell’ultimo periodo in ospedale i miei erano preoccupati di ciò, che si manifestava tra un non puoi entrare e non nominare il tuo nome, che mandi questi clienti anche con amici di famiglia, che esternavano a me e ad i miei genitori lo sdegno immotivato di ciò. Dinanzi all’appropriarsi arbitrario ho deciso di disdire il contratto per la fornitura dell’energia elettrica il 24 giugno 2023; ma i problemi iniziarono già 2 anni prima e dal maggio 2022 non si percepisce affitto. Oggi è stata rinviata al 12 novembre mattina l’udienza di quello, che mi sembra paradossale (e non tenere conto di 3 vetri rotti su 3 auto, alle varie notifiche del precedente avvocato di innumerevoli ruote a terra e graffi e presunti furti, guarda caso al telefono usato per il B&B con numeri clienti e altro di condominio e luce e telefono mai pagati; ma fruiti con la scusa, che erano intestati a me). Penso io allora che avreste dovuto lasciare libero accesso e non dovuto usarli, se non si vuole contribuire a pagare le cose utilizzate; invece ancora oggi ci si oppone a restituire la macchinetta del caffè di un mio amico ancora in pagamento come il modem ADSL di proprietà delle suddette società, cui non è possibile riprendere le loro cose. Penso di doverlo anche alla buonanima dei miei genitori riavere questa casa e sarò costretto a metterla in vendita perché ovviamente crea spese problematiche non da poco. Come se non esistessero altri immobili a Catania, dove poter fare i propri affari a scopi di lucro. Devo adoperarmi per forza, malgrado un bimbo in arrivo e un fratello, che non sta bene ed i lutti avuti e a livello umano da condannare ciò, perché si era buoni solo quando si provvedeva a tutte le spese in silenzio. Si presume addirittura un danno di immagine o di denigrazione. Danneggiano sicuramente chi vuole continuare un’altra attività in questo mobile e chi sarebbe interessato ad un eventuale acquisto che certo trova l’indisposizione di un intero vicinato”.
È prevista per domenica 12 novembre alle ore 18:00 la seconda manifestazione in via D’Amico 117, dal titolo “Via da casa mia! Stop B&B!” con l’auspicio di Castorina che l’immobile venga liberato senza danni e che quella data possa diventare un’occasione di festa e liberazione.