"A villa San Martino, domenica 7 gennaio, si sono incontrati Silvio Berlusconi, Giorgia Meloni e Matteo Salvini. Come esito dell'incontro l'ufficializzazione della coalizione [di centrodesra alle prossime elezioni politiche] tra Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia e quarto Polo." Questo è quanto ha dichiarato Berlusconi in un post dal suo account facebook.

Di rimando ha fatto la stessa cosa - più o meno - Giorgia Meloni: "Fratelli d'Italia ha portato la voce dei patrioti al tavolo con gli alleati. Il più grande piano di incentivo alla natalità mai fatto in Italia, difesa del Made in Italy, riforma istituzionale con presidenzialismo e federalismo, revisione del sistema pensionistico: sono le principali richieste programmatiche di Fratelli d'Italia condivise dagli alleati."

L'unico, invece, che ha "celebrato" l'evento con poca enfasi è stato Matteo Salvini che ha parlato di programma del centrodestra applaudendo alla cancellazione della legge FORNERO, al diritto alla LEGITTIMA DIFESA, al controllo dei confini e all'espulsione di tutti i "clandestini", ma senza dimenticare di citare il "governo Salvini".

Questi sono i temi su cui il centro destra ha trovato un accordo elettorale: "Meno tasse e burocrazia, più aiuti a chi ha bisogno, più sicurezza per tutti, revisione della Legge Fornero, adeguamento delle pensioni minime a mille euro, valorizzazione del Made in Italy, realizzazione della flat tax e controllo dell’immigrazione." Alle regionali, inoltre, la coalizione si presenterà con candidati comuni e condivisi.

La coalizione di centrodestra è un ritorno al passato con Berlusconi presente e immutabile, mentre Bossi è stato sostituito da Salvini, Fini dalla Meloni e Casini da "cespugli" di ex DC che fanno riferimento a Cesa ed altri.

Anche il programma, se così vogliamo chiamare la dichiarazione d'intenti, è un già visto che si ripete, a partire dal presidenzialismo, per poi passare alle pensioni a mille euro, alla riforma della giustizia e alla tassa unica. La novità è rappresentata dall'abolizione della legge Fornero, ma solo perché tale legge in passato non esisteva.

Altra differenza con il passato è il nemico che non è più identificato nel comunismo, ma nel grillismo. I nemici non sono più quelli che mangiavano i bambini, ma quelli che gridano onestà.

Unico elemento di vera novità in questa alleanza di centrodestra è rappresentato dal fatto che, rispetto al passato, Silvio Berlusconi - salvo sorprese dell'ultim'ora - non è candidabile alle elezioni e non può ricoprire un incarico pubblico. Quindi, in caso la coalizione dovesse vincere alle elezioni - al di là che possa o meno governare - chi sarà il presidente del Consiglio che indicherà a Mattarella per formare il nuovo Governo?

Questo ancora non ci è stato fatto sapere. Considerando le "preferenze" presidenzialiste del raggruppamento è una mancanza non del tutto secondaria e piuttosto sospetta per poter dire che tale alleanza sia stata effettivamente già sancita.