Come riporta l'Ansa, il ministro dell'Interno Salvini ha reso noto che «c'è in corso un'ipotesi di dirottamento di un mercantile che stava arrivando in Libia dopo aver soccorso migranti e che invece ora sta dirigendosi a nord, verso Malta o Lampedusa».

Quindi, secondo il ministro leghista, «non siamo più ai soccorsi. [Questo] sarebbe il primo atto di pirateria in alto mare, con migranti che hanno dirottato il mercantile che era arrivato a 6 miglia dalla costa libica».

E, naturalmente, in conclusione non poteva mancare la minaccia di rito: «Sappiano che l'Italia la vedranno col cannocchiale».


In attesa di preoccuparsi dei naufraghi dirottatori - se così fosse, ovviamente per dovuta necessità, per evitare di tornare in un lager libico - Salvini dovrà forse preoccuparsi di un nuovo caso Diciotti, relativo alla vicenda Sea-Watch 3, perché la nave della Ong tedesca con a bordo alcune decine di migranti che dovette attendere 12 giorni davanti al porto di Siracusa prima di ottenere l'autorizzazione per poterli poi sbarcare a Catania.

Secondo la Procura di Roma, che aveva avviato un'inchiesta in seguito ad un esposto presentato il 1 febbraio in cui era ipotizzato il reato di omissioni di atti di ufficio, la vicenda si profilerebbe analoga a quella del caso Diciotti, con elementi plausibili per contestare il reato di sequestro di persona.

Pertanto, i magistrati romani hanno inviato gli atti dell'indagine, che al momento è contro ignoti, ai magistrati di Siracusa che ora dovranno fare le loro valutazioni e decidere se sia necessario o meno coinvolgere anche il tribunale dei ministri di Catania.


Impedire alle navi delle Ong di entrare nei porti, di farle attraccare o di farle ripartire per ostacolarle nell'opera di soccorso di eventuali naufraghi nel Mediterraneo è un modo di agire che il Papa ha condannato.

È quanto Francesco ha risposto al giornalista spagnolo Jordi Évole, che lo stava intervistando per conto di LaSexta, che gli aveva chiesto un'opinione sul fatto che nel porto di Barcellona fosse stata bloccata la nave di Open Arms.

«Tenere ferma la nave è un'ingiustizia - ha detto Bergoglio. - Perché lo fanno? Per farli annegare?»

Questo il passaggio dell'intervista, ripreso e pubblicato anche sul proprio sito da Avvenire, il quotidiano della Cei.

Lo scorso 8 febbraio, Papa Francesco aveva incontrato in Vaticano, in forma privata, il sindaco di Madrid, Manuela Carmena, il sindaco di Barcellona, Ada Colau, e il fondatore dell'Ong spagnola Open Arms, Óscar Camps, con il tema dell'accoglienza dei migranti al centro del colloquio.