L'allarme del collega Sergio Abrignani, immunologo e membro del Cts, si unisce a tanti che quotidianamente vengono ormai diffusi.
Qualcuno potrebbe parlare di terrorismo mediatico, ma è solo scienza: chi fa scienza e cura la gente deve raccontare solo la verità e ciò che sta accadendo.
La verità spesso può sfuggire ai non addetti ai lavori, la verità non è quella che a volte - e per fortuna sempre meno - leggiamo in rete, ma è quella che vedono i malati e i morti da Covid, che hanno più o meno il polso della situazione.
Possiamo sbagliare anche nei numeri e nelle previsioni e ce lo auguriamo tutti, ma non possiamo non dire alla gente "vaccinatevi".
La battaglia contro il virus e le sue varianti al momento non è assolutamente conclusa, non possiamo permetterci di avere gente non vaccinata che può morire .
"Nei prossimi 30 giorni stando ai ritmi attuali avremo 2500 morti tra le persone non vaccinate, morti che potevano essere evitate. Per questo continuo a dire che non vaccinarsi è come andare in moto a folle velocità senza casco".
Lo ha detto il prof. Sergio Abrignani al Caffè della domenica di Maria Latella su Radio 24.
"Nella popolazione over 50 per la quale domani scatterà l'obbligo vaccinale ci sono oltre 2milioni e 200 mila persone non vaccinate che contribuiscono al 75% dei ricoveri in terapia intensiva e al 60% delle morti. In questi ultimi dieci giorni abbiamo avuto una media di 160 morti al giorno, di cui 85-90 non vaccinati. Sono morti che potevano essere evitate. ...Sulla ripartenza delle scuole sono d'accordo con la decisione presa dal governo, in un paese in cui i bambini possono andare al cinema, al ristorante e nei bar sarebbe per me incomprensibile chiudere la scuola. Sicuramente bisognerà monitorare la situazione ma è un rischio da prendere nel momento in cui tutto è aperto; niente ci fa prevedere che torneremo in lockdown".