Il sistema missilistico LGM-35, la cui idea era partita sotto l’amministrazione Obama, ha formalmente ricevuto il suo nome, che sarà “Sentinel”.

Nel 2029 dovrà sostituire l’attuale Minuteman III, componente basata a terra della triade nucleare americana. Le polemiche sull’effettiva necessità di tale progetto erano iniziate quasi subito e proseguono oggi, ma i dubbi principali riguardano il costo: si parla addirittura di mille miliardi di dollari, spalmanti su un arco di alcuni anni ma pur sempre una cifra enorme.

L’ex segretario della Difesa dell’amministrazione Clinton nel triennio 1994-97 William Perry fa notare la pericolosità dei missili di tipi ICBM e le spese eccessive che richiedono, e che andrebbero più proficuamente impiegate per mantenere il livello alto delle armi convenzionali e proteggersi dal terrorismo o dagli attacchi informatici.

Lo scorso gennaio è stato dato al think tank Carnegie il compito di analizzare “i rischi e i benefici relativi delle varie opzioni con riferimento alla componente basata a terra della triade nucleare degli Stati Uniti”. La relazione, del costo di 75mila dollari, ha fatto infuriare due Congressmen, che la ritengono uno spreco di soldi poiché secondo loro sono già stati fatti tutti gli studi possibili e immaginabili sulla fattibilità e sull’utilità del nuovo “Sentinel”.