Sono 65 le fondazioni che fanno riferimento a politici di primo piano che ricoprono o hanno ricoperto cariche istituzionali. Nell'inchiesta dell'Espresso emerge che la trasparenza sui finanziamenti non è quasi mai cristallina e spesso è addirittura inesistente. E che dire poi dei soci e dei finanziatori, aziende nazionali e multinazionali, personalità del mondo dell'industria e della finanza. Come devono essere considerate queste fondazioni? Centri di studio, ricerca o archiviazione oppure dei punti di riferimento per lobbisti di ogni genere?