Economia

La scadenza per la vendita di Alitalia prorogata alla fine di maggio 2020

Il Consiglio dei Ministri che si è tenuto a partire dalle ore 20 di lunedì 2 dicembre, alprimo punto dell'ordine del giorno aveva indicato l'approvazione di un decreto legge con

Misure urgenti per assicurare la continuità del servizio svolto da Alitalia - Società Aerea Italiana S.p.A. e Alitalia Cityliner S.p.A. in amministrazione straordinaria.

Nel comunicato stampa che ha riassunto quanto deciso dal CdM, si rende noto che

"il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giuseppe Conte, del Ministro dell’economia e delle finanze Roberto Gualtieri e del Ministro dello sviluppo economico Stefano Patuanelli, ha approvato un decreto-legge che introduce misure urgenti per assicurare la continuità del servizio svolto da “Alitalia – Società Aerea Italiana S.p.a.” e “Alitalia Cityliner S.p.a.”, entrambe in amministrazione straordinaria.Al fine di consentire l’espletamento, entro il 31 maggio 2020, delle procedure per il trasferimento dei complessi aziendali facenti capo al gruppo Alitalia in amministrazione straordinaria, con il decreto si conferma, nell’anno 2019, il finanziamento a titolo oneroso di 400 milioni di euro già previsto dal decreto-legge 26 ottobre 2019, n. 124 (cd. decreto fiscale).Il prestito è destinato a finanziare le indifferibili esigenze gestionali di Alitalia e l’esecuzione, da parte dell’organo commissariale, del piano delle iniziative e degli interventi funzionali all’efficientamento della struttura nonché alla tempestiva definizione del trasferimento dei complessi aziendali, affinché sia assicurata la discontinuità, anche economica, della gestione da parte del soggetto cessionario".

Quuindi, il Governo ha prorogato di altri 6 mesi la scadenza per la vendita di Alitalia che, così com'è, ormai sembra evidente, non la vuole nessuno. Nelle prossime settimane, capiremo quale sarà la strategia che Conte e i suoi ministri vorranno mettere sul tavolo per rendere "appetibile" ciò che oggi non lo è. A questo punto, il cosiddetto "spezzatino" con tagli all'occupazione è sempre di più un'ipotesi concreta.

Autore Mario Falorni
Categoria Economia
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