Salute

OMS: l'evoluzione del SARS-CoV-2 continuerà determinando l'emergere di nuove varianti

"È giusto dire che il mondo è molto diverso ora rispetto a quando ci siamo incontrati l'ultima volta a Roma l'anno scorso. I casi segnalati e i decessi per COVID-19 sono ora diminuiti del 90% rispetto ai picchi di gennaio.In molti dei vostri paesi, tutte le restrizioni sono state ora revocate e la vita è molto simile a quella prima della pandemia. Certo, questo è un progresso, ma la percezione che la pandemia sia finita è comprensibile, ma fuorviante.La trasmissione è in aumento in molti paesi, e questo nonostante il fatto che i test e il sequenziamento siano diminuiti notevolmente in tutto il mondo. E il 40% della popolazione mondiale non è vaccinato. Il rischio che emerga una nuova e più pericolosa variante rimane molto reale.L'OMS rimane molto preoccupata per il fatto che la mancanza di test e sequenziamenti ci stia rendendo ciechi sull'evoluzione del virus. Siamo ugualmente preoccupati che le lezioni di questa pandemia non vengano apprese e che quanto accaduto possa ripetersi".

Questo è quanto ha dichiarato ieri il direttore generale dell'OMS, Tedros Adhanom Ghebreyesus, alla Riunione dei Ministri della Salute del G20 in Indonesia.

Gli esperti dell'Oms, infatti, sottolineano che l'evoluzione del virus emerso alla fine del 2019  continuerà, determinando nuove varianti, in particolare quelle con cambiamenti nella proteina spike e che la traiettoria dell'evoluzione di SARS-CoV-2 rimane incerta, così come le caratteristiche genetiche e antigeniche delle varianti future che non possono ancora essere previste.

E date le incertezze di un'ulteriore evoluzione, gli esperti segnalano l'opportunità  di ottenere un'immunità più ampia contro le varianti circolanti ed emergenti. Gli obiettivi primari della vaccinazione anti Covid, tramite i vaccini attualmente in uso, continuano a essere la riduzione dei ricoveri, la riduzione delle malattie gravi e dei decessi, oltre alla protezione dei sistemi sanitari.

Secondo l'Oms, l'uso di questi vaccini, basati sul virus identificato dai primi casi COVID-19 del dicembre 2019, conferisce elevati livelli di protezione contro gli esiti di malattie gravi per tutte le varianti, incluso Omicron con una dose di richiamo, anche se una composizione del vaccino modificata che includa Omicron probabilmente la risposta anticorpale sarebbe maggiore. 

Autore Vincenzo Petrosino
Categoria Salute
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